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Comune di Prato

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31/05/2011 19:01
Consiglio Comunale L'intervento del presidente della Commissione consiliare 2 Alessandro Giugni

«Bilancio 2011, scelte di risparmio per mantenere i servizi per i cittadini»

Un bilancio caratterizzato da una razionalizzazione della spesa per mantenere i servizi per i cittadini e la pubblica istruzione, anche in tempi di "vacche magre". Così il presidente della Commissione consiliare 2 Alessandro Giugni Bilancio ha definito l'Esercizio finanziario 2011, discusso oggi pomeriggio in Consiglio comunale in un momento di tagli e ristrettezze, l'Amministrazione comunale in questo Bilancio ha fatto la scelta di mantenere i servizi, l'istruzione e il sostegno alle famiglie con una politica tariffaria che non prevede alcun aumento a carico delle fasce deboli e ha scelto invece di eliminare le spese comprimendo i costi fissi, non tagliando linearmente in tutti i capitoli: ne sono un chiaro esempio l'eliminazione del Global service, che comportava un dispendioso ed inutile doppio passaggio nell'affidamento della gestione dei servizi, e la decisione di mettere a gara le reti del gas, una scelta che potrebbe portare nelle casse comunali ben 12 milioni di euro».

Giugni ha poi sottolineato che «finalmente, grazie alla gestione di Giovanni Luchetti, sono stati distribuiti gli utili prodotti da Sori» ed ha espresso il proprio plauso al sindaco Roberto Cenni per la decisione di uscire dall'associazione Utilitas, in cui «i costi derivanti dal mantenimento del Consiglio di Amministrazione superano i ricavi».

«Anzichè parlare di mancanza di progettualità - continua il presidente Giugni - l'opposizione dovrebbe chiedersi quale utilità avrebbero comportato per i cittadini i progetti della tramvia e dell'ex Banci. Avrebbero dovuto invece in passato far pressione sulla Regione Toscana ed indignarsi per la carenza di alloggi popolari, che vede Prato ferma a quota 1.400 case contro le 6.000 di Pistoia, le 11.000 di Livorno e le 18.000 di Firenze».

Giugni ha terminato il proprio intervento ricordando la recente pronuncia della Corte dei Conti sul Rendiconto 2009, che ha dato una valutazione complessivamente negativa sul bilancio di quell'anno in termini di sana gestione finanziaria, suggerendo l'adozione di provvedimenti correttivi che sono stati poi attuati dalla giunta Cenni con l'operazione di radiazione dei crediti di difficile esazione iscritti a bilancio: «Una manovra che l'oppozione ha più volte criticato. Adesso la Corte dei Conti certifica quanto affermiamo da due anni sulle anomalie di bilancio per la presenza di crediti inesigibili».

cb

767/11

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