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Comune di Prato

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31/05/2011 20:44
Bilancio L'intervento del sindaco Roberto Cenni nella discussione del Bilancio di previsione 2011

«Stop agli sprechi e alle cattedrali nel deserto e pił risorse per i servizi ai cittadini e le fasce deboli

Tutti gli obiettivi del bilancio 2011. Le linee guida: Individuare le prioritą d'intervento e pesare ogni spesa nell'interesse della collettivitą

Individuare le priorità d'intervento, pesare ogni spesa con il criterio dell'utilità pubblica e dell'interesse dei cittadini, senza più cattedrali nel deserto e sprechi, per drenare risorse da tradurre in migliori servizi per i cittadini. Sono queste in sostanza le linee guida dell'Amministrazione comunale pratese espresse dal sindaco Roberto Cenni oggi pomeriggio durante la discussione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2011«Più che progetti, nei bilanci delle precedenti Amministrazioni ci sono molte spese fatte a carico e non nell'interesse dei cittadini - ha affermato il sindaco - Le risorse pubbliche devono essere utilizzate con maggiore oculatezza, anche se non provengono dalle casse comunali, perchè in una situazione economica come quella attuale non ci si può più permettere sprechi».

Cenni ha poi passato in rassegna i progetti passati su cui la giunta ha operato un ripensamento o ha corretto il tiro: «Quale sarebbe questa progettualità di cui parla l'opposizione? Vogliamo parlare della tramvia, che alla "modica" cifra di 50 milioni di euro avrebbe collegato il Polo espositivo all'ex Banci con la Stazione di Prato senza minimamente pensare ad un collegamento con Firenze, cosa che invece è realizzabile con la nostra proposta del tram-treno? Oppure proprio dell'area Banci, in cui per circa 300 milioni di soldi pubblici sarebbe sorto un polo espositivo quando sappiamo che questo tipo di strutture è in crisi da anni? Parlaimo altrimenti dei progetti sulla rinascita di piazza Mercatale, per cui nel frattempo sono stati spesi 400mila euro senza cambiare nulla, o del progetto sui terreni comunali di viale Marconi, che sarebbero stati letteralmente svenduti alla Regione ad un prezzo stracciato, 50 euro al metro quadrato, con la logica del "vendere alla metà per ricomprare al doppio". Sfido chiunque, in quest'aula, ad affermare che quella era un'operazione nell'interesse dei cittadini di Prato. O ancora di Urban, che negli anni ha prodotto solo una spesa di 2.133.000 euro di compensi per incarichi vari, o di District, che ha assorbito un milione di euro, senza alcuna testimonianza dei risultati raggiunti, o prevedere il sottopasso di via Nenni senza tener presente la strozzatura del Soccorso, in cui il traffico rimane imbottigliato pochi metri dopo. Le risorse pubbliche andrebbero utilizzate con maggiore serietà».

«Se si parla di progetti - ha proseguito Cenni - sarebbe stato allora necessario in passato progettare nuove case popolari: Prato dispone solo di 1.400 alloggi, a fronte di un'emergenza alloggiativa che attanaglia la città. Proprio per questo l'obiettivo che ci ha guidato nel tracciare il bilancio di quest'anno è stato il taglio delle spese inutili per poter utilizzare più risorse a favore dei cittadini, con una politica tariffaria che agevoli le famiglie e le fasce più deboli della popolazione. Quando si parla poi di investimenti e servizi per i cittadini, bisogna vedere anche come questi vengono utilizzati: un esempio per tutti è la biblioteca Lazzerini, in cui il Comune ha investito molto. L'apertura e la fruizione da parte dei cittadini è arrivata ad un'apertura di ben 350 giorni all'anno. Definire Piani strutturali che traccino la struttura della città  come cornice di riferimento, dare soluzione alla strozzatura del Soccorso, su cui sarebbe doveroso il contributo della Regione Toscana e del Governo, aprire Palazzo Pretorio dopo 18 anni, risistemare piazza S. Maria delle Carceri, recuperare il Bastione delle Forche, l'elaborazione di una politica dei parchi cittadini (oltre 4.500 ettari), l'ampliamento del Museo Pecci, l'ever ottenuto per Prato 25 milioni di euro di ammortizzatori sociali, aver fatto inserire la città nelle aree di crisi, aver istituito il Tavolo per la Sicurezza presieduto dal Ministro Maroni, aver ripensato il Regolamento per la pubblicità, la creazione del il piano per le aperture domenicali in centro e la rinascita del cuore della città, aver inciso nella politica e nella gestione delle partecipate nell'interesse dei cittadini: ecco i progetti realizzati e gli obiettivi che ci poniamo. E tutto questo chiudendo il Bilancio senza tagli ai servizi, a fronte della forbice sulle risorse statali imposta dalla Finanziaria. Questo non ci sembra poco, ma è anzi testimonianza della progettualità e della concretezza dell'azione di questa Amministrazione. Consapevoli della complessità della situazione e di non avere solo ragioni, siamo pronti a dare ascolto alle necessità che emergeranno lungo la strada. Ringrazio tutti gli assessori e i dirigenti per il lavoro che  hanno prestao nella definizione del bilancio 2011».

cb

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