Sequestrata palazzina dormitorio in via Tazzoli
Nella mattinata di oggi un gruppo interforze costituito da personale della Polizia Municipale e dalla Squadra Operativa della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Prato, ha eseguito un’ispezione all’interno di un terratetto in via Don Enrico Tazzoli, piena zona Chinatown, dove era stato segnalato un cospicuo via vai di persone di nazionalità cinese.
Il Comando di Piazza Macelli ha messo in campo l’Unità Operativa Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano e quella Commerciale, coordinate nell’intervento dall’Ufficiale Responsabile del Reparto Nuclei Speciali.
La squadra Interforze, una volta eseguito l’accesso nell’abitazione, ha trovato un vero e proprio dormitorio, con presenza di cinquanta posti letto allestiti su tutto l’edificio, compresa la soffitta.
Quest’ultima, non abitabile, era suddivisa in otto camere tramite pannellature realizzate in cartongesso, nelle quali erano stati ricavati diciotto posti letto, in situazioni igieniche particolarmente precarie.
Al primo piano c'erano sei camere, di cui due allestite con dieci letti ciascuna.
Anche al piano terreno le stanze erano tutte allestite come camere da letto, tanto che l’unica cucina presente è stata ricavata sotto una tettoia abusiva nel resede tergale; il tutto finalizzato all’ottenimento del maggior numero di posti letto disponibili.
Gli Operatori della Squadra Amministrativa della Questura hanno generalizzato i 7 orientali presenti in quel momento nella palazzina, accertando la presenza di tre clandestini, che sono stati accompagnati presso gli uffici di Polizia per la prosecuzione degli accertamenti sulla loro posizione giuridica sul territorio nazionale. Una quarantenne cinese è stata poi denunciata in stato di libertà per il reato di ingresso e soggiorno illegale in Italia, mentre un trentatreenne è stato oggetto di un ordine di espulsione. Il terzo cinese irregolare, classe 1981, è risultato invece avere già a suo carico un precedente provvedimento di espulsione, e è stato quindi denunciato.
L’immobile di proprietà di L.Q. cittadino cinese di quaranta anni residente a Montemurlo era affittato con regolare contratto a Y. N. cittadina cinese di ventidue anni, non presente al momento sul posto.
Gli abusi edilizi accertati nell’immobile hanno determinato il sequestro penale del sottotetto e della cucina abusiva, mentre l’attività di affittacamere esercitata abusivamente ha fatto scattare i sigilli alle altre camere da letto.
Al momento sono in corso ulteriori indagini per accertare le responsabilità dei singoli soggetti per il favoreggiamento della permanenza dei clandestini.
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