Panariello show a Prato Incontra
Una battuta dietro l’altra e il fragore degli applausi e delle risate. Un Giorgio Panariello in grande stile quello che ieri sera ha tenuto banco per oltre un’ora nell’auditorium del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci (allestito nel pomeriggio a causa del maltempo che ha impedito di utilizzare l'Anfiteatro) per il secondo appuntamento estivo di “Prato incontra”, ventesima serata dall'inizio della rassegna di confronto e dibattito inaugurata la scorsa estate dal Comune di Prato. L'evento di ieri è stato realizzato in collaborazione con il quotidiano La Nazione e con il contributo di Asm.
Di fronte ad un pubblico divertito e curioso, Panariello non ha risparmiato alcune anticipazioni del suo spettacolo “Panariello non esiste” – 110 date in tutta Italia, martedì 19 luglio in piazza Duomo a Prato nell’ambito del cartellone Prato Estate 2011 – e, col suo modo travolgente di raccontarsi e raccontare la città, ha anche lanciato tre proposte per il futuro della città: valorizzazione del centro storico, una rassegna cinematografica, la qualificazione della città etrusca di Gonfienti. Accanto a lui due amici di vecchia data: il sindaco Roberto Cenni e l’assessore al Sociale e Protezione civile Dante Mondanelli. A moderare è stato il caporedattore de La Nazione di Prato, Piero Ceccatelli, che nei giorni scorsi ha raccolto, tramite il sito della testata, le domande inviate dai lettori a Panariello. Immancabile l’accompagnamento musicale, affidato al pianista Emanuele Proietti.
“La presenza di Panariello ci riempie di gioia – ha detto il sindaco – l’ho chiamato qui stasera perché volevo che i pratesi conoscessero il Giorgio vero, quello fuori dallo spettacolo, uomo straordinario e artista di spessore seppur qualche volta la critica non è stata benevola con lui”. “Grazie – ha risposto Panariello – io però devo dirti che come sindaco non ti ci vedo proprio”. E Cenni: “A volte non mi ci vedo nemmeno io”. E poi a Mondanelli: “Dante, prendi una sedia e mettiti a sedere accanto a noi, o la poltrona te l’hanno già levata. Sindaco, ma Dante ce l’ha ancora un posto a sedere?".
Giorgio Panariello, schietto come i suoi personaggi, ha spiegato di aver accettato di partecipare a “Prato incontra” non per sostenere la causa politica di Cenni: “Io non la penso come lui – ha detto – e spesso discutiamo su questo, ma mi piace l’idea di una politica dove le ideologie non sono motivo di divisione. Oggi, città come Napoli e Milano hanno dimostrato una volta di più che vincono le persone, l’impegno, i progetti”. Legato a Cenni da un rapporto di amicizia profonda, nato negli anni di “Vernice fresca” e “Aria fresca”, i programmi sponsorizzati da Sasch che consolidarono la vena artistica anche di Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti, Panariello è uno dei suoi consiglieri personali. “Lo fa come gli altri a titolo gratuito – ha chiarito Cenni – anche se lavorare gratis diventa un problema enorme come dimostrano le polemiche”. “A proposito di lavoro gratis – ha detto Panariello – lo sapete che il sindaco di Montignoso mi ha tolto la cittadinanza onoraria che non mi ha mai dato perché forse ha frainteso pensando che fossi consigliere comunale?".
Tra alcuni sprazzi di Mario il bagnino e Merigo, di Naomo e Lello Splendor, e tra un’anticipazione e l’altra del suo spettacolo con il nuovissimo Vaia, Panariello ha parlato delle sue idee per Prato: “Prima di tutto i cantucci di Prato, che non sono i biscotti ma quegli angoli, quei vicoli, quelle piazzette che andrebbero recuperate e destinate a momenti di cultura come piccole rassegne, cabaret, poesia. Poi una bella rassegna cinematografica, il titolo ce l’ho già: “A ovest di Paperino” per ricordare innanzitutto i grandi lavori di Francesco Nuti, ma anche di Pieraccioni e di Benigni. Almeno sarebbero i fiorentini a venire a Prato, invece che i pratesi andare a Firenze. Perché se c’è una cosa che mi rammarica, è che i pratesi preferiscono andare a mangiare la pizza a Firenze, invece che cenare in un ristorante dei nostri. Ora lo voglio dire chiaro e tondo: questo è il momento di mangiarla a Prato la pizza”. Scroscio di applausi. E tornando a Nuti: “Io l’ho conosciuto che lui era già famoso mentre io cercavo di sbarcare il lunario. Poi l’ho incrociato di nuovo nella sua seconda fase, già delicata, e lo invitai a partecipare ad una mia trasmissione, “Torno sabato”, e dal quel momento ci siamo sempre tenuti in contatto. Tutti dovremmo pensare a qualcosa da dedicargli, ma non è facile. C’è un certo imbarazzo, inutile nasconderlo: mica possiamo fare commemorazioni o raccolte di soldi. Francesco è un uomo ricco, non ha bisogno di denaro ma solo di una possibilità per dimostrare di poter ancora dire e dare qualcosa al pubblico. Ecco, una rassegna cinematografica sarebbe l’ideale, arriverebbero artisti da ogni parte, giornalisti da tutto il mondo. Una cosa bella, non quello che di Francesco abbiamo visto recentemente in una trasmissione televisiva. Una rassegna importante, a cui dovrebbe partecipare anche Roberto Benigni e non lo dico perché voglio tirarlo per la giacchetta, ma essendo lui un attore internazionale dobbiamo considerarlo come Woody Allen e organizzare il programma tenendo conto dei suoi impegni”.
Il sindaco ha rivelato che qualche contatto con Benigni c’è già stato e che una rassegna cinematografica è nei progetti dell’amministrazione comunale.
Riguardo alla città etrusca, Panariello ha detto: “C’è innanzitutto da chiarire che Prato è l’unico posto che ha un interporto senza avere il porto, mah!! Via Roberto, l’Interporto va levato perché sotto c’è una città etrusca che potrebbe diventare la fortuna dei pratesi. Ma pensate che i turisti di Firenze non verrebbero a visitarla”?
Tante le domande dei lettori de La Nazione. “Ma perché uno di Massa è venuto a Prato quando invece i pratesi non vedono l’ora di avere un giorno libero per andare a Massa al mare”? Panariello ha spiegato di aver scelto Prato per amore: “Abitava qui la mia fidanzata Elena, io non avevo una lira in tasca a quei tempi e venni a vivere con lei”. E ancora: “Se avesse una bacchetta magica per fare tre cose per la città, quali farebbe”? “Con la magia si fa poco, dietro c’è sempre un trucco – ha risposto Panariello – e allora preferisco lavorare a quelle tre idee che vi ho già esposto. E mi piacerebbe davvero restituire il centro storico ai pratesi, anche perché quando passeggio non c’è nessuno che mi riconosce perché di pratesi non ce n’è uno”.
Con l’assessore Mondanelli e con il sindaco, Panariello ha ricordato le scorribande degli anni passati, i viaggi all’estero, la conoscenza di persone che hanno ispirato i personaggi che ancora oggi, a distanza di anni, sono amatissimi dal pubblico. “Merigo è esistito davvero, e anche Mario il bagnino che portai ad un regista di cui non faccio il nome che mi chiese di togliergli l’accento fortemarmino e dargli una calata fiorentina. Ma io – ha rivelato Panariello – gli risposi che un bagnino fiorentino non l’avevo mai sentito”. E non sono mancati i retroscena delle prime apparizioni di Panariello al grande pubblico con l’imitazione di Renato Zero, gli avanspettacoli di Pupo e di un fatto accaduto recentemente quando è arrivato in una discoteca fiorentina con Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro, e un ragazzo lo ha scambiato per Pantaleo Corvino, direttore sportivo della Fiorentina.
Domande anche dal pubblico. La crisi che non fa arrivare a fine mese scatena l’intervento forte di Panariello: “La mia parte politica di errori ne ha commessi tanti, ma come puoi pretendere che se non è stato fatto nulla per 60 anni, Cenni ti risolva tutti i problemi in un anno? La crisi è ovunque, a Milano, a Roma, a Napoli dove in più si aggiunge il problema della spazzatura. La colpa non è del nostro sindaco come non è dei sindaci di altre città”.
Una serata di ricordi: non solo le avventure di tre amici che oggi si sono affermati nello spettacolo e nella conduzione amministrativa della città, ma anche di persone che purtroppo non ci sono più come Andrea Cambi, comico del gruppo di Panariello, Conti e Pieraccioni prematuramente scomparso qualche anno fa, e del parroco di Paperino, don Ugo, a cui gli artisti in predicato vent’anni fa di passare alla Rai, accompagnati dal sindaco, chiesero di accendere un cero.
L’ultima domanda dal parroco di Santa Lucia: “Ma perché non inventa un personaggio ispirato ad un cenciaiolo pratese”? E Panariello: “Ci penserò, ma di cenciaioli ce c’è ancora”?
La serata di Prato Incontra con Giorgio Panariello sarà trasmessa domani, mercoledì 6 luglio, alle 21,10 dall'emittente Toscana Tv. Per maggiori informazioni: www.pratoincontra.it e www.pratoestate.it.
mc
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