"Anomalo osteggiare la gara da parte dei sindaci dell'area Consiag"
A seguito dell'assemblea dei soci di Consiag tenuta ieri, il sindaco Roberto Cenni dichiara quanto segue:
"Le reazioni al voto contrario del Comune di Prato al bilancio di Consiag si sono concentrate su aspetti secondari e non hanno affrontato il punto cruciale che è alla base della nostra scelta e cioè l’assoluta mancanza di determinazioni del Consiglio Comunale di Prato, che vale anche per altri Comuni dell’area Estra con esclusione di Arezzo e provincia, relativamente al processo di aggregazione in Estra e la mancanza di autorizzazione al conferimento del ramo di azienda che riguarda la concessione di distribuzione del gas.
Inoltre il Comune di Prato non è stato mai messo in condizione di valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile del processo di aggregazione societaria fra Consiag, Intesa e Coingas. Per questo chiediamo che ci vengano mostrati tutti i dati e i documenti che servono al Comune per svolgere il suo ruolo di ente pubblico. Mi auguro lo facciano anche gli altri sindaci per poterci esprimere così come hanno fatto, tra gli altri, i Comuni di Arezzo, Anghiari, Bibbiena, Castel San Niccolò, Castiglion Fiorentino, Cortona, Monte San Savino, San Sepolcro e altri, soci di Coingas spa.
Da parte nostra non intendiamo essere vassalli di una società partecipata. La dinamica, semmai, dovrebbe essere inversa. Se gli altri Comuni subiscono l'egemonia del CdA di Consiag noi non siamo disponibili a farlo. Siamo qui a rappresentare gli interessi dei cittadini e non quelli di una società. Gli altri Comuni, sollecitati dalla nostra delibera per andare a gara, perché non hanno colto l'occasione? Sono 900 i Comuni in Italia che sono già andati a gara e non è certo un'anomalia.
Per quanto riguarda i presunti debiti del Comune di Prato nei confronti delle diverse società della galassia Consiag ed Estra, noi contestiamo la legittimità degli affidamenti, la mancanza di autorizzazione alla cessione dei contratti e, soprattutto, l’assoluta non congruità dei costi sostenuti dal Comune e che ad oggi ci fanno affermare di aver avuto ragione nell’aver voluto procedere tramite gare. Anche su questo forniremo dettagliata informativa al Consiglio Comunale ed ai cittadini con tutte le cifre di quello che può definirsi “il sacco di Prato” da parte di Consiag.
E comunque ancora oggi gli altri sindaci non si pongono dunque il problema di rappresentare gli interessi dei cittadini ma quelli della società partecipata e si torna così al peccato originale del vassallaggio e della tutela di interessi non pubblici e non collettivi.
Concludo ricordando che è falso parlare di doppiatura degli impianti in caso di arrivo di un nuovo gestore e falso è paventare un aumento delle tariffe, vista la garanzia fornita dall'autority. Inoltre non ci è stata presentata neppure una clausola per la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo è un modo scellerato di gestire Consiag. A quanti parlano di schiaffo relativamente al nostro voto contrario di ieri rispondo che lo schiaffo è stato dato dalla società al Comune di Prato che non ha visto rispettati i suoi diritti.
Ad ogni buon conto, la gara non può essere una pregiudiziale e se le volontà si concentreranno su quanto insieme può essere costruito, troveranno la collaborazione del Comune di Prato".
mc
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