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Comune di Prato

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06/07/2011 15:04
Salute I dati presentati nella conferenza stampa di questa mattina

Dopo l'ospedale meglio a casa: i risultati dei primi sei mesi

L'assessore Mondanelli: "La famiglia continua ad essere un valore fondamentale in questa cittą"

Si è tenuta questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo Comunale la conferenza stampa per presentare i risultati dei primi sei mesi del progetto sperimentale "Dopo l'ospedale, meglio a casa".

"Nel modello nuovo di ospedalizzazione - ha dichiarato l'assessore alla Salute Dante Mondanelli - il gap più importante da coprire è quello che riguarda le cure intermedie. Il soggetto che può, dopo la degenza in ospedale, ricevere le necessarie cure nel proprio domicilio è un soggetto che si sente preso in cura, vigilato, che sa a chi potersi rivolgere e che tende a ridurre in modo sostanziale nuovi ricoveri e l'insorgere di nuove patologie, spesso dovute anche a condizioni psicologiche precarie. Questo ha comportato anche un'inversione di tendenza rispetto al 2010 in termini di ricovero nelle RSA".

Il percorso prevede la segnalazione dal reparto entro 48-72 ore dal ricovero e una volta verificata la disponibilità si attivano i vari interventi necessari 48 ore dopo la dimissione ospedaliera. Al termine di questo, 30 giorni, viene fatta una valutazione finale, verificate le varie possibilità di prosecuzione e, se necessario, predisposto l'affidamento ai servizi territoriali.

L'importanza del nucleo familiare - continua l'assessore - in questo progetto è stata fondamentale e i risultati ottenuti nei primi sei mesi dimostrano che, dove è presente una famiglia, o comunque un nucleo in grado di ricevere in casa nuovamente un parente dopo l'ospedale, la scelta della domiciliazione è sempre preferita al ricovero nelle RSA e questo dimostra quanto ancora la famiglia, i suoi valori siano forti in questa città".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il dottor Riccardo Poli, direttore della Società della Salute che ha dichiarato: "In questa prima fase il progetto ha previsto il coinvolgimento di soggetti di età superiore ai 65 anni autosufficienti prima del ricovero e potenzialmente non più dopo. I risultati ottenuti, 144 il numero delle segnalazioni al servizio da dicembre a maggio e 66 i casi di domiciliazione, con una media mensile di 11, dimostrano che questa è la strada da percorrere, e non perchè il costo per l'azienda sanitaria sia inferiore ma perchè reinserire un soggetto nel suo ambiente, tra i suoi affetti e mettere a disposizione operatori competenti e totalmente affidati a questo progetto, ne migliora la condizione fisica e psicologica".

Il progetto, finanziato dalla regione Toscana ha la durata di un anno e si concluderà quindi a dicembre 2011. I risultati ottenuti sia dal punto di vista del numero di domiciliazioni che dal gradimento registrato da parte degli interessati, quasi il 90% delle persone coinvolte si è detto molto soddisfatto dell'organizzazione del progetto e della cortesia e disponibilità degli operatori, porterà alla richiesta di un suo prorogamento da parte dell'azienda alla Regione.

st

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