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Comune di Prato

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08/07/2011 12:48
Tributi A stabilirlo è una setenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato dall’Unione piccoli proprietari immobiliari

“Il pagamento della Tia in carico agli inquilini e non ai proprietari”

Comune e ASM avevano già provveduto un mese e mezzo fa alla modifica del regolamento che in alcuni commi tentava di responsabilizzare i proprietari dei grandi edifici rispetto al mancato pagamento della tariffa da parte dei loro affittuari

“Il pagamento della Tia in carico agli inquilini e non ai proprietari”. E' questo il contenuto di una sentenza del Tar che è arrivata nei giorni scorsi, ma già un mese e mezzo fa, per la precisione alla fine di maggio, il Comune di Prato e ASM avevano provveduto a ritoccare il Regolamento della Tia eliminando quei commi, o parte di essi, che addebitavano ai proprietari degli immobili eventuali mancati pagamenti della Tariffa di igiene ambientale da parte dei loro inquilini.

I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno accolto il ricorso presentato dall’Unione piccoli proprietari immobiliari per conto di una loro iscritta che contestava la legittimità di far intervenire il proprietario nel caso il suo affittuario non avesse regolato i conti inerenti la Tia.

Una scelta che il Comune di Prato e ASM avevano adottato nel tentativo di responsabilizzare i proprietari di immobili, in modo particolare dei grandi capannoni, e stringere in questo modo le maglie dell’evasione. Una risposta di carattere straordinario ad un problema altrettanto importante dato dalla massiccia presenza di aziende straniere che aprono e chiudono ad una velocità impressionante che limita l’azione di contrasto all’evasione.

La parte del regolamento finita davanti al Tar, prevedeva che in caso di un’azienda con meno di 24 mesi di vita, fosse il proprietario a rispondere della Tia.

I commi in questione sono stati eliminati nei mesi scorsi: Comune di Prato e ASM hanno verificato che si trattava di una strada non percorribile sotto il profilo tributario e sono intervenuti ancor prima che fosse il Tar a pronunciarsi.

Quanto ad una maggiore e più efficace azione di individuazione degli evasori Tia, ASM si è già mossa nei mesi scorsi rilevando il ramo d’azienda Tia di Sori in modo da rafforzare l’attività di accertamento tesa a recuperare le somme non pagate.  

mc

986/11

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