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Comune di Prato

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11/07/2011 14:22
Immigrazione Nuovo regolamento per il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa agli stranieri che devono richiedere il permesso di soggiorno

Stop a immobili senza i requisiti igienico sanitari minimi

L'assessore Silli: "Misura di vera integrazione, contro i dormitori e contro i "furbi" che affittano case non a norma agli immigrati"

Stop a cantine o mansarde senza servizi igienici o finestre, affittati come abitazioni e non solo: l'assessorato alle Politiche per l'immigrazione intende stringere le maglie dei controlli negli immobili locati a stranieri attraverso una verifica a tappeto degli edifici che non hanno il requisito dell'abitabilità al momento della richiesta del certificato di idonieita’ alloggiativa.

Tutto questo con la modifica del Regolamento comunale sul rilascio del suddetto certificato, requisito necessario per opttenere il permesso di soggiorno in base alla Legge Bossi-Fini, che renderà obbligatorio un sopralluogo di un tecnico incaricato dal Comune per tutti gli immobili che non avevano ottenuto precedentemente l’abitalbilità. Se invece l'edificio ha già questo requisito, bisogna, come già avviene, che il proprietario o il locatario portino all'assessorato all'Immigrazione di via Roma la pianta catastale per verificare se la metratura sia sufficiente rispetto al numero degli occupanti, per evitare sovraffollamenti e la creazione di dormitori.

Tutte le novità sono state illustrate stamani dall'assessore Giorgio Silli e  da Gianluca Banchelli,  presidente della Commissione consiliare Affari generali, che stamani ha esaminato le modifiche proposte per il Regolamento comunale. In ottemperanza alle previsioni dell'ultimo Decreto Sicurezza, che trasferisce dalle Asl ai Comuni la competenza sui controlli igienico-sanitari sugli immobili affittati a stranieri per cui si richiede il certificato di idoneità alloggiativa, l'Amministrazione comunale intende dotarsi di uno strumento che permetta di raggiungere un doppio risultato: eliminare appunto il fenomeno delle case-dormitorio dove tante, troppe persone sono stipate in poche decine di metri quadrati ma soprattutto delle case non salubri, spesso senza normali servizi igienici, docce, finestre o cucine a norma, e colpire i "furbi" che lucrano affittando seminterrati e garage a prezzi esorbitanti come se fossero abitazioni.

L’iter di concessione del certificato non viene neppure iniziata se ci sono ritardi nel pagamento di ICI e TIA. Prima si dovranno regolarizzare i ritardi sul versamento delle imposte e successivamente l'Amministrazione procederà con l’istruttoria.

"Sia chiaro che non si tratta certo di una vessazione verso gli stranieri - spiega l'assessore Silli - ma anzi, è una misura di vera integrazione, per far vivere gli immigrati in una vera abitazione in modo dignitoso. E' inoltre uno strumento che con lungimiranza guarda al futuro, coniugando le previsioni della legge nazionale con le esigenze della situazione pratese, perchè cosi’ faremo in modo di evitare che ancora si viva in abitazioni vetuste, fatiscenti e insane. I parametri con i quali i tecnici del comune controlleranno gli immobili saranno parametri secondo lo stile di vita occidentale".

"La modifica del Regolamento avviene in continuità con l'azione di contrasto alla clandestinità e all'irregolarità che hanno caratterizzato da subito la giunta Cenni - aggiunge il presidente Banchelli - Grazie a quest'azione negli ultimi due anni sono diminuiti molto i magazzini che ospitavano anche dormitori e giacigli improvvisati: dobbiamo fare in modo che ora il problema non si riversi sulle case, trovando un punto di equilibrio che realizzi giustizia sociale e rispetto della legge, senza rigidità eccessive".

Per sottotetti, abitazioni mansardate e seminterrati il controllo sarà sempre obbligatorio, mentre per gli edifici che già hanno l'abitabilità saranno eseguiti controlli a campione sul 6% da parte di tecnici dell'assessorato. Il costo, secondo il decreto sicurezza, dovrebbe essere a carico del comune. «Nel nostro caso - specifica l'assessore Silli -  la citta’ non puo’ farsi carico ancora di costi inerenti il fenomeno migratorio e provvederemo, con una delibera a parte, a fissare il prezzo (circa 30 euro) che dovra’ essere pagato per il sopralluogo e la certificazione».

Per il 2010, giusto per dare un riferimento del numero delle pratiche al riguardo, il totale delle istanze presentate per il certificato di idoneità alloggiativa è 2305. Tutte le istanze sono state accolte e istruite.

(cb)

cb

997/11

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