Il Comune di Prato nella rete per il rimpatrio volontario degli stranieri
Come annunciato qualche settimana fa durante un convegno, il Comune di Prato tramite l’assessorato all’Immigrazione sta espletando in questi giorni tutti i passaggi necessari per permettere ad alcuni migranti che ne facciano domanda o ne abbiano necessita’ di lasciare il Paese in maniera volontaria e definitiva.
‘’Spesso- dichiara l’assessore Giorgio Silli- in questo momento di grande crisi economica, ci troviamo di fronte a dei paradossi. Il migrante, che ha fatto di tutto per arrivare nel nostro Paese, non trovando lavoro o comunque incontrando una situazione diversa da quella che si aspettava, non puo’ tornare nel proprio Paese di origine per motivi logistici ed economici . Per questo ci stiamo attivando per poter usufruire di fondi ministeriali ed europei per facilitarne il rimpatrio’’.
Esiste una rete apposita per chi necessita di un RVA ( rimpatrio volontario assistito ); una rete nazionale che collega Amministrazioni locali, enti ed associazioni con i ministeri competenti e che permette di utilizzare finanziamenti che provengono dal FER ( fondo europeo per il rimpatrio ).
Il Comune aderira’ a questa rete in veste di sensibilizzatore e punto di informazione come primo passo, mentre successivamente il progetto e’ quello di creare un percorso specifico per la nostra realta’; questo chiedendo fondi aggiuntivi al Ministero delle politiche sociali ed aprendo uno sportello apposito presso l’assessorato all’Immigrazione di via Roma.
‘’ La nostra citta’ ha bisogno piu’ di altre di permettere il rimpatrio volontario di migranti, soprattutto in questo difficile momento.- continua Silli- Chi lavora sporadicamente e rimane sul nostro territorio rischia nel lungo termine di pesare economicamente sull’Amministrazione. Il fatto che si possano utilizzare fondi europei per aiutare chi vorrebbe lasciare il nostro Paese e non puo’ permetterselo, non sara’ certo la panacea di tutti i mali, ma sicuramente va nella direzione politica della nostra giunta. Integrare chi gia’ si trova sul territorio cercando, a monte, di evitare nuovi arrivi e quindi di favorire i rimpatrii. È importante sottolineare che tutte le persone che beneficiano dei programmi di RVA rinunciano al loro status e al loro permesso di soggiorno ’’
Di seguito le categorie di migranti ai quali si rivolge il programma :
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- Richiedenti protezione internazionale ;
- Richiedenti protezione internazionale con diniego, entro i 15/30 giorni dal ricevimento del diniego o successivamente alla presentazione del ricorso;
- Cittadini di Paesi terzi che beneficiano di forme di protezione internazionale: rifugiati e titolari di protezione sussidiaria ;
- Cittadini di Paesi terzi con permesso di soggiorno per motivi umanitari ;
- Vittime di tratta (art. 18 del D.lgs n. 286/98) e casi assimilabili (art.13 D.lgs 228/2003);
- Cittadini di Paesi terzi che vivono in Italia in situazione di estrema vulnerabilità e grave disagio (disabili, donne sole con bambini, anziani, persone con gravi problemi di salute fisica e/o mentale, senza fissa dimora);
- Cittadini di Paesi terzi che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso e/o soggiorno in uno Stato membro (o che non soddisfano più le condizioni per il rinnovo del permesso di soggiorno ai fini della permanenza sul territorio italiano).
Dal programma sono esclusi:
a) i cittadini comunitari;
b) i titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di
lungo periodo (carta di soggiorno)
c) stranieri che hanno ricevuto un decreto di espulsione.
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