Sequestrato laboratorio a San Paolo
Nella mattinata di oggi personale dell’Unità Operativa Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano ha eseguito un'ispezione all’interno di un laboratorio a San Paolo, nelle immediate vicinanze del luogo dove martedì è avvenuto l’omicidio della cittadina cinese, titolare di una confezione.
Gli agenti di piazza Macelli hanno accertato che nell’edificio artigianale erano stati realizzati sette vani adibiti a dormitori ed uno utilizzato come cucina, riscontrando quindi l’irregolare uso promiscuo abitativo/produttivo.
"L'ennesimo colpo - ha dichiarato l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone - inferto alla diffusa illegalità presente nel distretto parallelo cinese. Il duro e intenso lavoro portato avanti dalla Polizia municipale e dal Gruppo Interforze in questi ultimi due anni trova riscontro nei numeri, che difficilmente possono essere smentiti, ovvero nelle circa 500 aziende sequestrate nel biennio 2010/2011. Questa giunta ama rispondere con i fatti, in questo caso con i numeri, a chi ne critica l'operato. Sappiamo che il lavoro da fare è ancora molto su questo fronte ma i cittadini pratesi devono sapere che, per usare una similitudine, questa giunta sta pulendo una casa che per circa un decennio non veniva ripulita ed era stata abbandonata".
L’affittuaria del fondo, S.P. donna cinese di 26 anni, titolare dell’impresa che operava nello stanzone, è stata deferita all’autorità giudiziaria per violazioni edilizie e le sono state elevate sanzioni per circa 1500 euro. I macchinari utilizzati sono stati sequestrati, mentre l’intero edificio è stato sottoposto a sequestro penale preventivo.
Tra le altre irregolarità sono state verificate condizioni igieniche precarie per la promiscuità di alimenti con materiale da lavoro, mancanza di adeguata aerazione dei luoghi e carenze relative alla sicurezza.
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