"I dati forniti da questa giunta trovano conferma nell'ultima maxioperazione della Guardia di finanza"
In riferimento agli ultimi dati forniti sull'enorme evasione presente nel mondo economico cinese l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone dichiara quanto segue:
"I dati forniti nei giorni scorsi da questa giunta sulla mastodontica evasione presente nel mondo economico cinese e che riguardavano soltanto il 30% delle aziende monitorate (circa 13.500.00 euro in un solo anno e solo per il lavoro dipendente, ovvero ritenute fiscali non versate allo Stato, alla Regione e al Comune) trovano conferma in questa maxioperazione delle Fiamme Gialle che ha portato alla scoperta di un'evasione di circa 10 milioni di euro da parte di solo 10 aziende cinesi. Per maggiore precisazione è opportuno chiarire che i dati forniti da questa Amministrazione non comprendevano l'evasione dei singoli datori di lavoro sugli eventuali utili ricavati dall'attività dell'azienda. Come abbiamo letto sulla stampa locale e detto da questa giunta nella conferenza stampa di presentazione dei succitati dati, purtroppo non si riusciranno a recuperare queste somme perchè questi pseudoimprenditori sono, come ho sempre detto, i "nuovi nomadi" in quanto si trasferiscono in altre città o regioni rendendosi irreperibili. Ma la loro "forza" consiste anche nel non essere intestatari di beni immobili che possono essere ipotecati o sequestrati dagli uffici competenti (Agenzia delle Entrate o Guardia di finanza) e su cui potersi rivalere a fronte delle somme evase.
Tutto ciò riporta di nuovo all'attenzione l'esigenza di prevedere una cauzione o fideiussione bancaria per le aperture di aziende da parte di cittadini extracomunitari. Naturalmente è una soluzione che può essere attuata solo dal Governo e dal Parlamento. Se non viene trovata una soluzione legislativa, si rischia di vanificare la grossa mole di lavoro che stanno svolgendo la Guardia di finanza e le altre forze di Polizia, compresa la Polizia municipale, per arginare e debellare l'illegalità presente nella nostra città. Nè si può assistere con una certa impotenza a questa immensa somma di evasione che avviene ogni anno e vedere tanti artigiani o imprenditori pratesi combattere quotidianamente per tenere aperta la loro azienda in un momento di crisi come quello che si sta vivendo. Tra l'altro questa comunità spostandosi in altre regioni sicuramente andrà a causare danni o inquinare il tessuto economico di quelle zone".
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