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Comune di Prato

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12/10/2011 15:13
Scuola Prosegue con successo alla scuola elementare Meucci il progetto europeo voluto dall'assessorato alla Pubblica istruzione

Mus-E, l'arte come mezzo di comunicazione ed integrazione a scuola

A Prato aperta una delle sedi della onlus. L'assessore Pieri: «Fondamentale per noi il benessere del bambino a scuola».

Dopo il successo della prima tappa, approda al secondo anno Mus-E, Musique Europe, il progetto  europeo triennale rivolto ai bambini per contrastare attraverso l’arte  l'emarginazione e il disagio sociale nelle scuole d'infanzia ed elementari. A Prato l’iniziativa interessa tre classi dell’elementare Meucci: il bilancio delle attività svolte e i nuovi laboratori sono stati presentati stamani  in Palazzo Comunale dall’assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri, insieme a Manila Peccantini, presidente dell’associazione Mus-E, Anna Maria Guglielmino, coordinatrice nazionale ed europea, Manuela Fogliazza, coordinatrice Mus-e Prato, Enrica Pecchioli, artista che conduce i laboratori teatrali in classe, e due insegnanti della Meucci.  

La novità di quest’anno è che Mu-E ha aperto una propria sede a Prato, aggiungendo un nuovo punto di riferimento ai 30 che già vanta in tutta Italia. La filosofia che sta alla base  è la stessa: educare le giovani generazioni al rispetto di ogni cultura, attraverso esperienze artistico-educative che facciano comprendere ai più piccoli che le differenze possono essere fonte di ricchezza e di confronto: «Crediamo molto nell’arte come strumento di comunicazione ed integrazione – afferma l’assessore Pieri – La musica, il teatro,, la pittura, il disegno e tutto ciò che è espressione artistica possono aiutare il bambino a star meglio a scuola e a costruire un rapporto migliore con i compagni. A noi interessa appunto quest’aspetto principalmente: il benessere dei bambini».

In pratica ogni classe sarà impegnata,  in orario scolastico, in 18 incontri-laboratorio guidati da due artisti. Il progetto Mus-E è completamente gratuito, la spesa è a completo carico della onlus,  che opera grazie al sostegno economico di sponsor  privati, enti e banche e all'opera organizzativa prestata da collaboratori volontari. 

Il prossimo obiettivo è coinvolgere altre scuole del territorio nel progetto.

cb

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