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Comune di Prato

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17/10/2011 19:02
Consiglio Comunale La dichiarazione del presidente Maurizio Bettazzi

"Istanza di fallimento in proprio per la Sasch Spa, nessuna strumentalizzazione a fini politico-propagandistici"

Bettazzi: "Confido che non si tenti di generare confusione, giungendo alla commistione di ruoli e di funzioni"

In merito alla notizia di presentazione dell'istanza di fallimento in proprio per la Sasch Spa, il presidente del consiglio comunale, Maurizio Bettazzi dichiara quanto segue:

"La notizia della presentazione dell’istanza di fallimento in proprio a cura degli amministratori della Sasch, che deve essere letta a salvaguardia dell’attivo patrimoniale nell’interesse dei creditori mettendo nelle mani del Tribunale ogni decisione, non dovrebbe essere strumentalizzata a fini politico-propagandistici ma bensì imporre una sobria ed attenta distinzione e separazione tra il ruolo di sindaco e quello di privato cittadino, azionista di riferimento della società.

Confido che non si tenti di generare confusione, giungendo alla commistione di ruoli e di funzioni che possano essere addebitate al ‘primo cittadino’ tra lo svolgimento del proprio incarico, rispetto a vicende che interessano la sfera personale.

Da due anni e mezzo, con Roberto Cenni condividiamo insieme l’esperienza di curare gli interessi, amministrativi e politici, della Città di Prato e posso testimoniare con assoluta certezza, senza alcuna possibilità di smentita, che mai siano state assunte posizioni o decisioni che non abbiano visto al primo posto la salvaguardia e la tutela delle prerogative della città nel suo complesso.

In ogni sede il sindaco ha sempre saputo ben distinguere quali fossero le priorità degli interessi cittadini e l’intrattenimento di rapporti istituzionali per affermare l’immagine ed il ruolo che una città come Prato deve avere in Italia e nel mondo.

A questo ci si deve attenere, su questo e per questo andrà valutato il suo operato di sindaco.

Spero che coloro che avranno qualcosa da dire sappiano fare una seria ed attenta analisi e distinzione, non aderendo alla filosofia del tanto peggio tanto meglio".

st

1492/11

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