"Prato contraria alla concessione del diritto di voto amministrativo ai cittadini extracomunitari"
Venerdì si è svolta a Roma, presso la sede di ANCI ( associazione nazionale dei comuni italiani ) la commissione nazionale immigrazione presieduta dal comune di Prato alla presenza dell’assessore all’immigrazione Giorgio Silli.
Venerdì si è svolta a Roma, presso la sede di ANCI ( associazione nazionale dei comuni italiani ) la commissione nazionale immigrazione presieduta dal comune di Prato alla presenza dell’assessore all’immigrazione Giorgio Silli.
Fra i vari argomenti trattati e messi all’ordine del giorno , la situazione attuale in nord Africa ed aggiornamenti relativi ad essa, concernenti il numero di migranti verso il nostro paese e quindi il numero dei richiedenti asilo politico accolti sul nostro territorio.
In totale la repubblica italiana ha dato accoglienza a circa 23 mila migranti dall’inizio della primavera araba. Sul territorio del comune di Prato, dopo un alacre lavoro di mediazione istituzionale portato avanti dall’amministrazione Cenni, sono stati accolti solamente un numero di poco superiore a dieci, e comunque contro la volontà di questa amministrazione.
Durante la commissione sono emerse molte voci di comuni più o meno importanti che da tempo chiedono l’ammissione degli extracomunitari al voto amministrativo. Sono state avanzate diverse proposte e sebbene l’assessore Silli si sia detto disponibile al confronto istituzionale, la posizione dell’amministrazione rimane assolutamente contraria in materia.
“Per quanto il confronto ed il dialogo siano cosa indispensabile in politica - dichiara l’assessore all'Immigrazione Giorgio Silli - fino a quando questa giunta sarà legittimata a governare, la posizione della città di Prato sarà assolutamente contraria alla concessione del diritto di voto amministrativo ai cittadini extracomunitari. I comunitari già da tempo possono partecipare al voto. Credo che il più importante dei nostri diritti-doveri, debba essere un obbiettivo, un punto d’arrivo al processo di integrazione dei migranti, non certo un punto di partenza come fin troppi politicanti di sinistra affermano’’.
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