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Comune di Prato

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10/11/2011 14:23
Cultura Nel programma in sei appuntamenti, curato da Giacomelli, anche un gemellaggio tra la scuola Verdi e studenti boliviani

Festival Zipoli, un'edizione eccezionale con il pił grande organista del mondo

Gustav Leonhardt il 18 novembre in Duomo per un concerto unico ad ingresso libero. L'assessore Beltrame: «Anche con minori risorse raggiunto un livello altissimo»

Il più grande organista del mondo interpreta il più grande musicista pratese del passato, Domenico Zipoli. La VII edizione del Festival Zipoli quest'anno ospiterà un evento eccezionale: il maestro olandese Gustav Leonhardt, considerato il più celebre organista vivente, venerdì 18 novembre alle 21 nella Cappella del sacro Cingolo del Duomo di Prato interpreterà musiche di Zipoli, Bach, Pachelbel e Purcell con il prezioso organo della cattedrale. Il concerto è ad ingresso libero.

Il programma della manifestazione, dal 13 novembre al 12 dicembre, è stato presentato stamani alla Scuola comunale di musica Verdi dall'assessore alla Cultura del Comune Anna Beltrame, dal direttore artistico del Festival Zipoli Gabriele Giacomelli e dal direttore della Verdi Paolo Ponzecchi. L'organizzazione è degli assessorati alla Cultura di Comune e Provincia di Prato, in collaborazione con la Diocesi di Prato, il Comune di Cantagallo, la Scuola comunale di Musica Verdi, la Società dei Concerti Fioravanti e le associazioni Amici dei Musei, Amici del popolo Guaranì, una delle popolazioni della Bolivia con cui Zipoli ebbe stretti contatti, e Musicatemporis. Una squadra insomma composta da enti pubblici, istituzioni e privati, che ha dato vita ad un programma di grande qualità e prestigio: «Anche con minori risorse economiche siamo molto orgogliosi di essere riusciti ad offrire al pubblico un festival di altissimo livello - afferma l'assessore Anna Beltrame - E' davvero un grande onore avere a Prato Gustav Leonhardt per un appuntamento unico, nella splendida cornice del Duomo di Prato, ascoltando la musica di un compositore pratese che fa parte della storia, ad ingresso gratuito. Ci sono tutti gli elementi per una serata strepitosa». «In un momento di crisi come quello attuale se non si fa gioco di squadra non si può organizzare niente - aggiunge il direttore Giacomelli - Il Festival quest'anno ha superato se stesso e presenta forse la sua edizione più bella. Un risultato ottenuto anche grazie al contributo di Banca Fideuram, della Dulcimer Fondation pour la Musique e di alcuni privati cittadini, attraverso i buoni uffici di Massimo Luconi, direttore artistico del Teatro Metastasio, grande appassionato di Zipoli, su cui circa dieci anni fa ha realizzato un docu-film per raccontare la sua vita avventurosa.

Un'altra novità di quest'anno è il gemellaggio fra gli studenti di musica pratesi e i coetanei boliviani, che il 5 dicembre nella chiesa di S.Francesco si esibiranno insieme nel concerto  La ternura india de Zipoli, termine traducibile con " tenerezza degli indios per Zipoli". La loro presenza è molto significativa , perchè i 5 ragazzi provengono dalla regione del Chaco boliviano, dove Zipoli ha lavorato e dove 30 anni fa sono stati trovati  moltissimi spartiti con musica di Zipoli, morto a Cordoba, nell'odierna Argentina, nel 1726: è un po’ come se i frutti dell’antico insegnamento del maestro pratese si rinnovassero ancora oggi, riportando nella sua città natale i discendenti di quelli che furono i suoi allievi.

Ma ecco nel dettaglio tutto il programma.

Ad aprire il Festival sarà domenica 13 novembre alle 15.30 la visita guidata alla Cappella del Sacro Cingolo organizzata dagli Amici dei Musei di Prato e condotta dal direttore artistico Giacomelli, che illustrerà le caratteristiche dell'organo antico più prezioso fra quelli restaurati della nostra città.

Dopo il concerto di Leonhardt del 18 novembre in Duomo  spicca poi lo spettacolo di musica e danza del 9 dicembre alle 21 al Teatro del Convitto Nazionale Cicognini "  I luoghi di Zipoli nella Roma del Settecento, m usica e danza fra i salotti dell’Arcadia e i vicoli trasteverini",  con la ricostruzione in prima esecuzione in tempi moderni del ballo L’Amazzone, recentemente ritrovato a New York nell’archivio di Walter Toscanini, figlio del celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini e marito di Lucia Fornaroli, prima ballerina del Metropolitan di New York,  ed interpretato da Gloria Giordano, pratese d'adozione, una delle più note e apprezzate ballerine di danza barocca a livello internazionale. La musica è di un autore anonimo italiano degli anni Venti del Settecento, quindi contemporaneo di Zipoli, o forse Zipoli stesso.

Domenica 27 novembre alle 16.30 nella chiesa di S. Michele Arcangelo a Luicciana, Comune di Cantagallo  Concerto per organo di Christian Tarabbia con musiche di Corelli, Haydn, Pasquini e ovviamente Zipoli.

Infine concerto di chiusura lunedì 12 dicembre alle 21 nella Pieve di S.Maria a Colonica con il Concerto d’organo per l’Avvento di Maurizio Salerno, con musiche di Zipoli, Bach e  Buxtehude.

cb

1611/11

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