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Comune di Prato

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19/12/2011 13:26
Cultura Beltrame: «Bellezza, storia, speranza e generosità s’intrecciano in questo capolavoro, un nuovo simbolo per Prato»

Oltre 2mila visitatori per la Filatrice di Bartolini

Primi due giorni da record. E per Palazzo Pretorio nuove visite guidate gratuite in arrivo

Oltre duemila visitatori in soli due giorni per la Filatrice di Lorenzo Bartolini. Fra sabato e domenica la splendida e finora inedita scultura esposta al piano terra di Palazzo Pretorio ha riscosso curiosità e ammirazione oltre ogni aspettativa. L’opera è stata offerta allo sguardo della città da una famiglia pratese, che l’ha concessa in comodato gratuito al Comune. L’assessorato alla cultura ha così organizzato questa piccola ma significativa mostra, con la quale dopo tanti anni è stato finalmente riaperto lo storico palazzo di piazza del Comune, chiuso per restauri dal 1998. In attesa dell’inaugurazione del nuovo Museo Civico, prevista nel 2013, grazie alla Filatrice di Bartolini tanti pratesi hanno potuto così rivedere almeno il piano terra dell’edificio.

“Giovani, anziani, famiglie, ragazzi: è stato un via vai continuo di persone – commenta l’assessore alla cultura Anna Beltrame -, colpite dalla stupefacente bellezza della scultura, e incuriosite dal palazzo. Molti chiedevano di poterlo visitare interamente, per questo abbiamo programmato nuove visite guidate, oltre a quelle che da mesi stiamo organizzando nelle domeniche con i negozi aperti”.  Le prossime visite sono quindi previste il 26 dicembre, il 6 gennaio, le domeniche 8, 15 e 22 gennaio, sempre alle 11 e a ingresso libero (è necessaria la prenotazione, chiamando i numeri 0574-1835025 e 1835028, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13).

Non poteva esserci occasione più suggestiva per riaprire il Pretorio. La Filatrice, opera di un artista pratese, non è solo una scultura splendida e un tributo alla vocazione tessile della città. “Grazie alla forza evocativa dell’arte – aggiunge Beltrame _ è anche un’immagine di speranza ed è stata messa a disposizione di tutti dalla generosità di una famiglia pratese: può quindi essere un nuovo simbolo per Prato. Di bellezza, storia, speranza e generosità che, come i fili del destino, si intrecciano in questo capolavoro”.

Secondo lo storico dell’arte Grégoire Extermann l’opera risale alla produzione tarda di Bartolini, considerato tra i maggiori artisti europei dell’Ottocento, per aver restituito alle fredde anatomie neoclassiche la potenza delle emozioni. E nell’ammirare la Filatrice non si può che restare emozionati. Il proprietario della statua, che ha scelto di restare anonimo, ha scritto: “Ancora oggi resto estasiato da tanta bellezza ogni volta che mi soffermo ad  ammirarla, a volte ripensando ai vent’anni di avventure per possederla, a volte condividendo questi ricordi in famiglia e con gli amici più cari, raccontando di quando ancora bambino, seduto sulle ginocchia di mio nonno tessitore, ero io ad incannare il filato in fusi per le spole, contribuendo alla rinascita di un paese distrutto dalla guerra…”.

Non è quindi un caso se tanti pratesi siano rimasti colpiti da questa splendida opera, che in Palazzo Pretorio si potrà ammirare fino al 22 gennaio (ingresso libero), tutti i giorni meno il martedì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13: domani martedì 20 dicembre sarà eccezionalmente aperta.

Info portalecultura.comune.prato.it e www.pratofestival.it

1905/11

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