Filatrice, già oltre 12mila visitatori

Oltre 12mila visitatori in poco più di tre settimane: la Filatrice di Lorenzo Bartolini, esposta al piano terra di Palazzo Pretorio grazie alla generosità di una famiglia pratese, è stata davvero un simbolo di bellezza e speranza per le feste di Natale appena concluse. L’interesse e la curiosità per questa splendida scultura, ma anche per lo storico palazzo finalmente accessibile al pubblico dopo tredici anni di chiusura, sono un risultato molto incoraggiante. Il Comune ha così deciso di prorogare l’esposizione dell’opera. “La mostra non chiuderà più il 22 gennaio _ annuncia l’assessore alla cultura Anna Beltrame _, ma resterà aperta per tutto febbraio, con una bella novità. Accanto alla Filatrice esporremo altre due opere, tra le più importanti di Bartolini: i gessi della celeberrima Fiducia in Dio e della Ninfa Oceanina, protagonisti della grande mostra sullo scultore pratese organizzata con successo di pubblico alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Le due opere stanno per rientrare a Prato: le potremo ammirare assieme alla Filatrice. E’ un ulteriore e doveroso tributo al genio di Bartolini”.

La mostra sarà così aperta a ingresso libero tutti i giorni eccetto il martedì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13. La Filatrice era l’immagine simbolo del Festival di Natale organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune, che si sta avviando alla conclusione e che ha registrato una notevole partecipazione di pubblico. Platee gremite o vicine al tutto esaurito ad esempio per Marco Paolini, Morgan, Max Gazzè, il gospel di Capodanno, ma anche per gli appuntamenti del Festival Zipoli, per i concerti della Scuola Verdi, per il jazz raffinato di Stefano Di Battista, il tango al Museo del Tessuto e per la splendida notte di San Silvestro con la Camerata, organizzata assieme alla circoscrizione Centro. Infine, da citare il successo ben al di sopra delle aspettative dei concerti del giovedì sera al Magnolfi, promossi insieme alla circoscrizione Est.

“Un concerto, una mostra o uno spettacolo non possono risolvere i complessi problemi di questa grande crisi – commenta Beltrame -, ma la cultura, declinata in tanti modi, capace di parlare a chi è colto, appassionato o solo curioso, può accendere la luce della speranza e aiutarci a vivere. Mi fa davvero piacere che tanti pratesi abbiano partecipato alle iniziative del Festival di Natale. E guai a dire che la cultura è un lusso: la cultura è necessaria, è tra le poche ricchezze che nessuno potrà mai portarci via”.