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Comune di Prato

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30/01/2012 14:52
Consiglio Comunale L'intervento condiviso sarą inviato al Governo Monti

Aumentare gli organici delle Forze dell'ordine, un documento bipartisan della Commissione consiliare 3

Il presidente Tosoni, della Lega per la Toscana: «Prato č la terza cittą del Centro Italia e deve avere l'attenzione che merita»

Un documento bipartisan per chiedere l'aumento degli organici delle Forze dell'Ordine a Prato, rendendoli adeguati alle esigenze della città: è quello a cui sta lavorando la Commissione consiliare 3 Sicurezza urbana, presieduta da Federico Tosoni della Lega per Toscana, che stamani si è riunita per avviare la stesura. Il documento condiviso, a nome di tutta la Commissione, sarà inviato al capo del Governo Mario Monti, al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, al ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e ai tre parlamentari dell'area: «I Ministeri calcolano il numero degli agenti su base provinciale  - spiega il presidente Tosoni - e questo penalizza Prato rispetto ad altre realtà toscane, come ad esempio Lucca e Pistoia, che dispongono di un numero maggiore di uomini anche se sono città più piccole, ma con un comprensorio più grande rispetto al nostro. Vorremmo però far passare il messaggio che stiamo parlando della terza città del Centro Italia, interessata dal più alto flusso migratorio del Paese». 

Altro argomento affrontato dalla Commissione, in tema di evasione fiscale, è la proposta di introdurre una forma di sequestro preventivo in via cautelare già nella fase di accertamento di un credito, non previsto dall'attuale normativa: a fronte del fatto che soprattutto le aziende cinesi tendono a sorgere e a scomparire anche nell'arco di poche settimane per eludere i controlli e soprattutto i loro effetti, l'attività di recupero da parte dell'Agenzia delle Entrate è difficile e molto spesso porta ad un vicolo cieco, perchè spesso i titolari delle imprese si rendono irreperibili, non ricevendo neanche le notifiche, oppure non hanno beni immobili intestati su cui il fisco si possa rivalere con istanza cautelare. Infatti come è noto per procedere al sequestro di auto o di altri beni è necessaio un titolo esecutivo emesso a seguito dell'accertamento. Trascorsi i 60 giorni di rito per presentare i ricorso da parte del contribuente, la cartella esattoriale inviata dall'Agenzia delle Entrate ha forza di titolo esecutivo ed è opponibile al contribuente ai fini delle riscossione coatta del credito con provvedimenti quali il sequestro, il pignoramento o l'espropriazione di un bene o il fermo amministrativo di un veicolo: «In questo lasso di tempo però aziende e titolari hanno tutto il tempo di sparire - dice ancora spiega Tosoni - Sarebbe invece logico procedere subito, fin dal primo giorno di accertamento, al sequestro cautelare dei veicoli o della merce se la ditta non dispone di beni immobili. Poi, solo dopo il pagamento di quanto dovuto al fisco, i beni sarebbero dissequestrati».  

cb

143/12

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