Fugge ad un controllo della Polizia municipale seminando il panico per le strade di Maliseti
Un tranquillo pomeriggio prefestivo si è trasformato in “un tranquillo weekend di paura” con un inseguimento nelle strette strade di Maliseti. Una pattuglia dei Servizi Motociclistici della Polizia Municipale durante un normale controllo del territorio a Galcetello ha notato un’autovettura che aveva la targa coperta da un oggetto. Vedendo gli agenti il conducente ha subito accelerato infilandosi ad alta velocità in via del Gorello. La pattuglia ha quindi seguito l'auto, che ha continuato ad aumentare la velocità anche nelle curve di via del Gorello, nonostante la presenza di altri veicoli, che superava con pericolosi sorpassi a sinistra e a destra, e di pedoni, che ha rischiato di travolgere. La fuga è terminava sul Ponte alla Dogaia, dove il veicolo del fuggitivo si è schiantata frontalmente con un’auto che proveniva da Montemurlo. L’urto è stato così violento che sono rimasti feriti il passeggero dell’auto urtata, un ragazzo cinese di anni 30, e i due passeggeri dell’auto fuggita, due cittadini nigeriani di 29 e 36 anni. Neanche l’incidente ha calmato E.F., il conducente nigeriano di 40 anni, che ha posto resistenza agli agenti che cercavano di fermarlo e che per questo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Portato presso la palazzina di piazza dei Macelli, ha continuato a dare in escandescenze, provocando danni al veicolo di servizio e solo grazie alla professionalità ed all’attenzione posta in essere dagli agenti, non ci sono state conseguenze ulteriori: «Ancora una volta la Polizia municipale ha dimostrato la sua alta professionalità e l'attività di controllo del territorio, intensificata soprattutto negli ultimi due anni - ha commentato l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone, - portando la Polizia municipale ad essere una delle principali forze di presidio e controllo del territorio, non limitandosi solo a fare multe».
Dagli accertamenti eseguiti successivamente dalla Polizia Municipale, è emerso che E.F. non è nuovo ad atteggiamenti del genere. Infatti già a settembre dell’anno scorso si era reso protagonista di un analogo episodio per il quale era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente. In quel frangente erano oltretutto rimasti feriti i quattro agenti intervenuti che avevano subito lesioni guaribili in sette giorni.
Problemi sono nati anche per la custodia dell’arrestato. Infatti un recente decreto governativo prevede per chi è arrestato ed in attesa del processo per direttissima la custodia presso la camera di sicurezza del Comando dell’organo di Polizia. E.F. ha quindi "collezionato" denunce per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni colpose, guida senza patente, rifiuto di sottoporsi ad accertamento con etilometro, danneggiamento del veicolo di servizio e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, rinvenuti nella sua auto, che è stata sequestrata perché priva di copertura assicurativa. Da un ulteriore controllo, E.F. è inoltre risultato clandestino sul territorio italiano e colpito da decreto di espulsione emesso nei primi mesi dell’anno scorso. Processato per direttissima questa mattina, E.F. è stato sottoposto agli arresti domiciliari e rinviato a giudizio.
cb
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