Csn, superminimo ancora percepito in busta paga dai dipendenti

In merito alla vicenda del Centro di Scienze Naturali, il vicecoordinatore della commissione speciale di indagine sulle assunzioni negli enti partecipati, Leonardo Soldi, precisa quanto segue:

"Da parte mia non c'è alcun accanimento nei confronti di Massimo Calissi, ex presidente della Fondazione Csn. Mi ritengo un garantista e pertanto la vicenda giudiziaria che lo riguarda sarà chiarita dalla Magistratura.

Calissi infatti pur essendo stato il legale rappresentante della Fondazione Csn non è l'unico a dover fornire spiegazioni. Mi riferisco anche il Cda e ai sindaci  revisori. Le mie considerazioni non sono pertanto di carattere personale ma si basano sui dati e le relazioni emerse in commissione di indagine. In riferimento al "superminimo" contrattuale, concesso ai dipendenti del Centro, Calissi sostiene che si sia trattato di un "una tantum". Secondo i dati in possesso della commissione di indagine è invece di un importo ancora oggi percepito dai dipendenti del Csn in busta paga.

Sono aperte inoltre tutta una serie di questioni ancora da chiarire. Perché a fronte di un aumento contrattuale concesso ai direttori non è stato stipulato un nuovo contratto, bensì è rimasto in vigore il precedente? Da sottolineare poi che ai direttori è stata accordata una buonuscita di 35mila euro mentre a più riprese l'allora Cda lamentava carenza di fondi. Ciò stride ancor di più alla luce dei benefit concessi agli stessi direttori. Ovvero alloggio, utenze, ecc.

In definitiva, questa vicenda non fa che confermare la pessima qualità di gestione delle società partecipate da parte delle passate amministrazioni di centrosinistra che delegavano indirizzo e capacità decisionale alle partecipate le quali si configuravano così enti completamente fuori controllo".