Campagna sicurezza stradale 2012, sequestro di caschi non omologati
Sono già 3 i caschi sequestrati nell’ambito della Campagna sulla Sicurezza Stradale 2012, con il primo controllo mirato ai ciclomotori ed alle minicar partito ieri mattina.
“Il casco a scodella”, come riferisce una nota diffusa dalla palazzina di piazza Macelli, non offre le stesse garanzie dei caschi omologati, siano essi di tipo Jet, integrale o semintegrale, ponendo in serio pericolo chi lo indossa e rimane coinvolto in una caduta, sia che conduca un ciclomotore, sia che conduca un motociclo. La legge infatti prevede il sequestro del casco non omologato, la sua confisca e poi la distruzione, oltre a una multa di 76 euro. Indossare il casco a scodella equivale a non indossarlo, è previsto anche il fermo del veicolo per 30 giorni e, nel caso sia necessaria la patente di guida, la decurtazione di 5 punti.
La legge impedisce inoltre la loro commercializzazione già dalla fine del 2001 con pene severe per chi gli commercializza.
Un casco omologato è facilmente individuabile, poiché sulla cinghia di ritenzione è obbligatorio sia cucita un’etichetta che riporta, appunto, gli estremi dell’omologazione. L’etichetta, in tessuto marcato con inchiostro indelebile, consiste in una E (maiuscola) cerchiata, seguita da un numero che indica il paese di produzione (l’Italia è il numero 3).
Importante è osservare la prima serie di due numeri che indicano la conformità regolamentare. I caschi con le prime due cifre 04 e 05 sono commerciabili e possono essere tranquillamente indossati durante la guida, mentre quelli che hanno le prime due cifre 01, 02 e 03, non possono essere venduti, ma se una persona già li possedeva prima delle modifiche legislative, possono essere indossati. Gli altri numeri indicano la casa produttrice, gli estremi dell’omologazione e il numero di serie che individua in modo univoco quel casco.
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