Officina Giovani, al via il nuovo programma all'insegna della musica e dell'arte
Comincia con l’adrenalina il nuovo programma d’iniziative di Officina Giovani. L’appuntamento è per giovedì 16 febbraio prossimo, alle 22 con il concerto della band milanese “Fratelli Calafuria”, e l’inaugurazione dell’installazione fotografica “Tela Totius Tearrae” di Tommaso Cocchi.
I Fratelli Calafuria, anarchici musicali dotati di uno spiccato humor surrealista, autori di uno schizoide melting-pot di rock, punk, funk, noise, jazz, no wave ed elettronica, arrivano a Prato dopo numerosi concerti nei più importanti locali europei di musica alternativa. Si divertono a comporre collage musicali estemporanei e istintivi, schegge di consapevolezza metropolitana che, con piglio terrorista, sconquassano sicurezze stilistiche e limiti di genere. C’è una grande lucidità dietro l’apparente follia non-sense dei loro brani, e il lavoro tecnico-compositivo d’equipe che sta alle spalle dell’ultimo album “Musica Rovinata” parla chiaro, attraverso nomi molto rilevanti, nell’attuale panorama alternative italiano: Giulio Ragno Favero de “Il Teatro Degli Orrori” e Moreno Ussi de “La crisi ospiti alle pelli”, Jack Garufi, Bicio Grenghi e Ivo Grasso in cabina di regia.
La rivista Rockit descrive così le canzoni dei Calafuria: “Strani ibridi sonori, dei pastoni post-punk spiazzanti, in cui metal, funk, jazz e no wave si mescolano perdendo ogni identità di genere. Musica in cui intuizioni, reminiscenze ed epifanie sono frullate senza pudore, sotto una corrente di parole ironiche e surreali”.
Accanto alla sala in cui si terrà il live ad alta energia, sarà inaugurata la mostra dell’opera fotografica di Tommaso Cocchi presentata alla XV Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo di Salonicco. “Tela Totius Terrae” non è altro che la versione latina del più noto acronimo del “World Wide Web”. Così come nel suo titolo, tutta l'opera gioca su due livelli di comprensione; richiama il glorioso passato in cui Roma era il fulcro di una società che si arricchiva nella dominazione e nel libero scambio delle culture del suo impero, e allo stesso tempo evoca attraverso la condivisione digitale, resa visibile nella composizione fotografica, la possibilità di una concreta simbiosi sociale che sembra manifestarsi solamente attraverso la piazza virtuale di internet. Le fotografie raccolte dalla rete, sono state scelte secondo precisi parametri, la selezione è stata effettuata tramite l’introduzione di parole chiave nel motore di ricerca, come: mediterraneo, rivolta, dittatura, vacanza. Quello che ne esce è uno spaccato di informazioni visive tra le più differenti e disparate, testimonianze di storie con origini e provenienze completamente differenti l’una dall’altra.
Tutte le iniziative sono ad ingresso libero. Informazioni su www.portalegiovani.prato.it.
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