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Comune di Prato

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05/03/2012 15:56
La proprietà non è più un furto Cultura Domani, martedì 6 marzo, alle 21,30, cinema Borsi, via San Fabiano

Mabuse, appuntamento con "La proprietà non è più un furto" di Elio Petri

Il film rappresenta lo specchio incrinato di una società traumatizzata dall'improvvisa mancanza di benessere

Prosegue con successo la nuova stagione del Cineclub Mabuse. Sedici i film che compongono il cartellone che si concluderà a maggio 2012, realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, nell’ambito del progetto “Il cinema al Centro”: i film saranno proiettati in pellicola tutti i martedì al cinema Borsi (via San Fabiano, 51) alle 21,30.

Nono appuntamento, martedì 6 marzo, con " La proprietà non è più un furto" di Elio Petri. Il film rappresenta lo specchio incrinato di una società traumatizzata dall'improvvisa mancanza di benessere, e racconta la storia del giovane bancario Total (Bucci), marxista-mandrakista e allergico al denaro, che si licenzia e decide di colpire un ricco macellaio (Tognazzi), prototipo del ladrocinio organizzato, in quel che ha di più caro: la proprietà. Dopo avergli inutilmente spiegato che i ladri veri e i ladri del commercio sono i due pilastri su cui poggia l'umano consorzio e che abolirli vorrebbe dire l'anarchia, il macellaio lo strangola.

L'appuntamento chiude il ciclo di incontri dedicati a Elio Petri, una delle voci più incisive e originali del panorama italiano degli ultimi decenni.

Il cartellone proseguirà poi con quattro pellicole per una panoramica di alto livello su uno dei generi più sorprendenti dell’ultimo decennio, il cinema d’animazione. In programma “ Persepolis” e “ Valzer con Bashir”, opere entrambe autobiografiche che provano a ricostruire i fatti sanguinosi che hanno accompagnato il recente cammino di due delle aree più instabili del pianeta: l’Iran e il Medio Oriente, e due film di spiccata cifra autoriale, “ Appuntamento a Belleville” di Sylvain Chomet, giovane regista francese, e “ La città incantata” di Hayao Miyazaki, leggendario maestro di anime giapponese, arrivato solo da pochi anni sui nostri schermi.   

Nell'ultima parte della stagione del Mabuse l'attenzione sarà concentrata sugli eredi della Nouvelle Vague con tre autori che meriterebbero di essere riscoperti; il raffinato Claude Sautet, lo sperimentalista Philippe Garrel e il maledetto Jean Eustache.

Info www.mabuse.it e portalecultura.comune.prato.it

330/12

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