Via libera al Lungobisenzio per Prato - Piacenza
Prato-Piacenza si giocherà al Lungobisenzio ma fino a domani mattina è impossibile sapere se a capienza completa o con l’esclusione della curva Ferrovia. Da lunedì 5 marzo e fino ad auspicabili nuove decisioni lo stadio invece sarà inagibile.
Alla luce delle disposizioni emanate dopo le due riunioni della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli è questa la situazione dello stadio Lungobisenzio alla vigilia di Prato-Piacenza.
Torri faro – L’ulteriore opera di messa in sicurezza dei quattro riflettori, resasi necessaria dopo le richieste di perizie all’indomani della caduta di un faro prima di Prato-Andria, è andata avanti per tutta la giornata di ieri e procederà fino al tramonto. La probabilità di riuscire a sistemare tutte le torri faro è alta ma non c’è la certezza: per questo è stato deciso che, se l’ultima torre, quella vicina alla curva Ferrovia, non sarà ultimata, la gara si giocherà a capienza ridotta senza il settore occupato dagli ultras pratesi, che potranno andare sull’altra tribuna scoperta lato ferrovia.
La curva Ferrovia, in quel caso, sarà transenna e resa inaccessibile. La decisione è stata presa dopo una prima riunione del Gos in Questura, con successivo approfondimento della stessa Commissione di Vigilanza, che si è riunita in extremis e che ha ritenuto che ci fossero sufficienti garanzie di sicurezza.
Agibilità stadio – La decisione di dichiarare inagibile lo stadio è arrivata dopo che la Commissione di Vigilanza ha ritenuto non risolte due criticità evidenziate nello scorso settembre e per le quali erano stati dati sei mesi di deroga: la sostituzione o l’adeguamento del settore ospiti e il video collegamento con la centrale dei Vigili del Fuoco. Nei sei mesi trascorsi il Comune si è attivato per arrivare alla soluzione più diretta, ovvero la realizzazione di una nuova tribuna in sostituzione dell’attuale: fatti i preventivi e analizzati gli interventi la spesa calcolata era superiore ai 270 mila euro, assolutamente troppi in un momento in cui le priorità e le necessità sono molte a fronte di una situazione economica difficile. Questo anche perché l’amministrazione, solo negli ultimi due anni, ha speso quasi mezzo milione di euro per adeguare l’impianto alle normative sulla sicurezza negli stadi che, di anno in anno, impongono interventi in serie.
Così è stato deciso di attuare un progetto diverso, anche in considerazione della media di presenze allo stadio (in questo campionato è di 987, persone ospiti compresi), declassando lo stadio a 3999 posti (e rendendo quindi superfluo il video collegamento), spostando il settore ospiti nella parte inferiore dell’attuale maratona scoperta lato Etruria e separando questo settore dal resto dello stadio con una cancellata, consentendo ai tifosi del Prato di entrare dal cancello lato stazione e facendo entrare gli ospiti da via Firenze, lato Etruria.
Con questa soluzione, meno costosa e di realizzazione piuttosto rapida (circa 30 giorni di lavoro), l’Amministrazione Comunale si è presentata alla riunione della Commissione di Vigilanza dell’1 marzo dichiarandosi disposta ad iniziare i lavori appena finito il campionato del Prato.
“La decisione di non dare l’agibilità a partire da lunedì 5 – spiega l’assessore allo sport Matteo Grazzini – ci obbliga però ad intervenire subito, per permettere al Prato di giocare in casa almeno tre delle cinque gare restanti. Avremmo preferito lavorare a campionato concluso, per non aprire cantieri volanti e avere i tempi necessari a finanziare i lavori. Invece oltre a valutare già il progetto esecutivo, pensiamo di declassare subito lo stadio a 3999 posti rivedendo quindi una decisione presa dalla precedente amministrazione, che aveva mantenuto la capienza ad oltre 6000 posti. Purtroppo stavolta lo sforzo massimo dell’Amministrazione Comunale non ha combaciato con lo sforzo massimo della Commissione, che in questo ultimo anno aveva comunque più volte dimostrato comprensione e spirito di collaborazione. Comunque vada l’impegno di tutti deve essere rivolto a dotare la città di uno stadio adeguato anche nella speranza che il Prato raggiunga obiettivi più prestigiosi in ambito calcistico”.
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