Cava di Pizzidimonte, presto un tavolo di confronto istituzionale
Sono stati ascoltati oggi pomeriggio dalla Commissione consiliare Urbanistica e Ambiente i rappresentanti del coordinamento dei cittadini di Pizzidimonte e La Querce sulla questione della cava di Macia. L'impegno del presidente Emanuele Berselli e del vicesindaco Goffredo Borchi, che ha partecipato alla seduta, è stato quello di andare incontro alle legittime preoccupazioni espresse dai residenti e fare chiarezza sulle competenze e sulle procedure da adottare radunando al più presto intorno ad un tavolo di confronto tra i rappresentanti politici e i dirigenti del Comune di Prato e quelli della Provincia di Prato. Borchi ha sgombrato però subito il campo dai dubbi sulla presunta riapertura della cava: «Non solo questa Amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di riaprirla, ma anzi, la nostra volontà è di andare al ripristino ambientale della zona - spiega il vicesindaco e assessore all'Ambiente - Il primo passo è la ripulitura dell'area, per poi procedere al progetto di ripristino con terrazzamenti armati realizzati con terre di scavo».
Tra le questioni da chiarire vi è anche la doppia procedura adottata sulla medesima cava, divisa tra il Comune di Calenzano e quello di Prato: da una parte la metà di Calenzano, che la Provincia di Firenze ha inserito tr ai siti che necessitano di bonifica, e dall'altra la metà pratese, che invece non è stata inserita nell'elenco dei luoghi da bonificare.
cb
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