Non č un pesce d’aprile
Parte il 1° aprile ma non è un “ pesce” l’installazione che l’artista Gloria Campriani realizzerà nel viale della Repubblica, angolo via Falcone e Borsellino. Si tratta di tre cartellini pendenti, quelli che troviamo normalmente appesi ai capi d’abbigliamento, ma “giganti” (un metro e 90 cm di altezza per un metro e 28 cm di larghezza), con sopra scritto Made in China e saranno appesi a tre alberi.
Nell’immaginario collettivo il cartellino pendente con la scritta Made in China rappresenta il simbolo di un consumo economico collegato ad un prodotto a basso costo, poco qualificato, e magari senza la dovuta attenzione all'ambiente. L’installazione si muove così sul filo dell’ironia: il cartellino appeso all’albero sta ad indicare che il prodotto è in vendita come tutta la merce che si trova nei supermercati e l’albero, scelto per interpretare il nostro patrimonio naturale da difendere, simboleggia lo sviluppo sostenibile.
I tre cartellini sono fatti a mano e realizzati con tempere colorate ad acqua e quindi non perfettamente uguali, il materiale utilizzato è cartone riciclato, esempio di un lavoro a basso costo ma rispettoso dell'ambiente, per riflettere tutti su un tema che ci unisce.
L’installazione, realizzata in collaborazione con l’associazione Multimedia91 è un esempio della ricerca sperimentale intrapresa dall’artista. Ispirata alla Fibre Art, Gloria Campriani si esprime con una tecnica mista e innovativa dove il linguaggio simbolico, legato al filo, rappresenta una continua fonte di ricerca, spesso come modello di connessione, concatenazione e legame tra gli eventi.
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