In soli tre mesi incassati 101mila euro dal sequestro dei macchinari tessili
In soli tre mesi è già lievitata a 101.574 euro la cifra incassata dal Comune di Prato per il dissequestro dei macchinari tessili sigillati dalla Polizia municipale per la mancanza della necessaria Segnalazione certificata di Attivazione macchinari. In pratica dall'inizio dell'anno l'attività di contrasto all'illegalità ha portato nelle casse comunali una somma che si avvicina molto all'intera cifra raccolta nel triennio 2006/2007/2008, ovvero 134.442. «Da notare che il 90% dei 101.000 euro incassati è costituito ancora dalla vecchia sanzione di 50 euro per ogni singolo macchinario - spiega l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone - Dal 1° febbraio di quest'anno è entrata in vigore la nuova sanzione, che è di 70 euro a macchinario. Pertanto possiamo senz'altro prevedere che a fine dicembre 2012 l'incasso raggiunga o addirittura superi i 500 mila euro». In tempo di crisi e di tagli sempre più stringenti alla spesa pubblica, per le finanze comunali questa entrata può significare mantenere dei servizi pubblici oppure diminuirli o addirittura doverli sopprimere, come sottolinea l'assessore: «Una somma importante che, in un periodo di crisi come quello attuale, in cui si annunciano ulteriori tagli ai trasferimenti di risorse finanziarie dal Governo verso i Comuni, potrà sicuramente essere utilizzata per i servizi sociali e le famiglie più bisognose. Questo dimostra che l'attività di contrasto all'illegalità posta in essere dal Gruppo interforze, oltre a ripristare il rispetto della legge nella nostra città, sta diventando anche una forma di perequazione sociale con il recupero di risorse preziose con cui il Comune potrà far fronte a tanti servizi ai cittadini».
cb
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