«Gli aumenti per la rimozione auto sono dovuti agli adeguamenti di legge»
«Il Comune non percepisce alcuna entrata dall'aumento della tariffa per la rimozione delle auto in divieto di sosta, determinato dagli adeguamenti imposti dalla legge». Così ieri in Consiglio comunale l'assessore alla Polizia municipale Aldo Milone ha risposto al question time presentato dai consiglieri PD Gianni Bianchi e Simone Mangani sull'incremento dei costi dell'attività di rimozione.
Come ha spiegato l'assessore, il 1° gennaio di quest'anno è stata esperita la gara per l'affidamento del servizio, vinta da Global Service Mobility. Nel bando si è dovuto tener conto delle previsioni del decreto legge 401 del '98, includendo gli adeguamenti Istat, che erano fermi dal 2001, e l'Iva: «L'aumento non è stato determinato dal Comune, ma dall'applicazione del decreto legge, a cui certo non possiamo non adempiere - ha spiegato Milone - Inoltre va specificato che non si tratta di una tassa, ma di una tariffa, e che l'incasso non va alle casse comunali, ma al gestore del servizio. Per maggiore trasparenza chiederemo comunque che la fattura rilasciata ai cittadini specifichi ogni singola voce in pagamento».
Le tariffe a seconda dei veicoli rimossi o custoditi sono pubblicate sul sito della Polizia municipale nello spazio "Cosa fare per..." che rimanda al link dedicato a Global Service Mobility. E' attivato poi il numero verde gratuito 800 300 316 per tutte le informazioni relative a costi e normative e sul luogo in cui la vettura è stata portata in caso di rimozione forzata.
cb
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