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Comune di Prato

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16/04/2012 15:45
Pieri Scuola La risposta dell'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri

"I Servizi integrativi al nido sono una risposta alle nuove esigenze delle famiglie"

Pieri: "Riceviamo richieste per servizi sempre pił flessibili e diversificati che impegnino economicamente in maniera ridotta"

In riferimento ad alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sulla questione della trasformazione di due asili nido comunali in Servizi Integrativi al nido, (Centro Gioco Educativo e Centro dei Bambini e dei Genitori) l'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri afferma quanto segue:

“I bisogni delle famiglie pratesi sono mutati e si sono andati differenziando. Si è registrato un calo delle domande di iscrizione che sono passate dalle oltre mille di due anni fa alle 617 dell’anno scolastico attualmente in corso con una diminuzione intorno al 40 per cento.

Il sistema integrato pubblico/privato istituito sul territorio (che vede la presenza accanto ai nidi comunali di nidi convenzionati con il Comune) risulta non solo sufficiente ad accogliere le domande per il servizio, ma ha registrato quest’anno la presenza di posti vuoti, anche di quelli a prezzo agevolato.

Ciò è sicuramente dipeso dalla crisi economica che anche la città sta attraversando e dalla riduzione di posti di lavoro tra le lavoratrici madri, ma anche da un cambiamento culturale intervenuto che fa scegliere anche di occuparsi in esclusiva del proprio figlio almeno per il primo anno d’età.

Nello stesso tempo, riconoscendo il valore pedagogico dei servizi educativi, le famiglie richiedono servizi sempre più flessibili e diversificati sia in termine di giorni di frequenza che di orari di entrata/uscita che, per la loro tipologia, impegnano economicamente le famiglie in misura ridotta e consentono di alternare la cura diretta dei bambini piccoli da parte dei genitori e dei nonni con la frequenza di un servizio educativo pedagogicamente valido.

Per aumentare i posti di Centro Gioco Educativo richiesti si è decisa la  trasformazione di due nidi “piccoli”, uno di 20 e uno di 25 bambini, uno dei quali anche senza cucina interna, in strutture dedicate a questa attività. Questo è stato possibile grazie alla diffusa rete di nidi convenzionati presenti in tutte le zone della città e anche all’Ovest, dove sono presenti 7 asili nido convenzionati, che insieme ai nidi comunali sono sufficienti ad assorbire tutta la domanda.

Contrariamente a quanto si afferma negli articoli questo sistema consente alle famiglie di iscrivere i loro figli al nido comunale o al nido convenzionato con un costo pressoché analogo (la tariffa dei nidi convenzionati può variare tra più e meno 10 per cento della tariffa comunale) grazie al “credito d’accesso”, cioè lo sconto erogato dal Comune in misura inversamente proporzionale al reddito ISEE presentato dalla famiglia richiedente il servizio.

Per ogni struttura convenzionata il Comune eroga crediti d’accesso per il 70 per cento dei posti disponibili, il restante 30 per cento dei posti è disponibile a prezzo non convenzionato.

In questi giorni negli uffici dell’assessorato sono stati incontrati i genitori dei bambini che anche per il prossimo anno avrebbero frequentato i nidi di Maliseti e di Borgosanpaolo. Entro la fine della settimana esprimeranno la loro preferenza per un altro nido comunale o convenzionato di loro interesse, con l’assicurazione che in questi ultimi potranno usufruire di posti in convenzione e dunque a prezzo agevolato.

Infine rispetto ai Servizi Integrativi che nasceranno presso i due nidi, questi andranno ad integrare l’offerta già in essere nel territorio cittadino ampliando la possibilità per i genitori di poter usufruire di un servizio a misura della loro famiglia, con tariffe che sono attualmente allo studio, ma che in ogni caso consentiranno la frequenza al servizio ad un costo sostenibile per coloro che  riconoscono l’importanza di offrire ai propri figli occasioni educative qualitativamente significative”.

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