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Comune di Prato

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17/04/2012 12:42
Silli Politiche Comunitarie L'assemblea generale di ACTE, fortemente voluta da Prato, si terrà nei giorni 19 e 20 aprile nella città polacca di Lodz

L'assessore Silli in Polonia per abbattere le asimmetrie doganali tra Europa e Cina

Silli: "Questa volta siamo veramente determinati, siamo tanti guidati da Prato. L’Europa dovrà ascoltarci anche a costo di arrivare a gesti estremi"

L’assessore alle Politiche comunitarie Giorgio Silli, in veste di presidente di ACTE Italia (associazione dei comuni tessili Europei), si recherà all’assemblea generale dell’associazione nei prossimi 2 giorni, giovedì 19 e venerdì 20 aprile, a Lodz in Polonia.

La convocazione dell’assemblea e del comitato esecutivo sono stati fortemente voluti da Prato, e convocati per discutere seriamente e senza più mezzi termini, di una strategia di crescita e di occupazione nel tessile abbigliamento Europeo.

L'assessore Silli chiederà all’assemblea il mandato a rappresentare tutti le comunità tessili Europee durante gli incontri con il segretario Europeo all’industria Tajani riguardo alle questioni doganali. L’obiettivo, ormai chiaro, è quello di cercare una equiparazione fra dogane Cinesi ed Europee, di cancellare quelle asimmetrie che " rendono difficile per gli Italiani esportare in Cina e fin troppo semplice per i Cinesi di esportare verso l’Europa".

"Il nostro strumento - afferma l’assessore Giorgio Silli -, sarà la ricerca commissionata dal comune di Prato al Professor Bartolini del laboratorio Buzzi, e presentata nelle scorse settimane. Questa volta siamo veramente determinati, siamo tanti e siamo compatti. L’Europa dovrà ascoltarci anche a costo di arrivare a gesti estremi".

La delegazione Italiana sarà formata oltre che dall’assessore Silli, dal sindaco di Biella, Donato Gentile e dal sindaco di Schio, Luigi Dalla Via.

"Colgo l’occasione - continua l’assessore Silli - per comunicare, con orgoglio, che dall’inizio dell’anno, l’ufficio Europa del Comune ha già presentato circa 7,5 milioni di euro di progetti perché siano finanziati dalla comunità Europea. L’Europa ci è stata imposta, cerchiamo di trarne vantaggio".

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