Sequestrato capannone gestito da cittadini cinesi in zona Ippodromo
La squadra Interforze coordinata dai Carabinieri e composta da Polizia municipale, Nucleo Ispettivo Carabinieri, Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, Azienda USL 4 di Prato, Unità Operativa Igiene dell'abitato, ha controllato questa notte un capannone nella zona dell'Ippodromo accertando svariate irregolarità.
All'interno del fabbricato, di circa 500 metri quadrati e costituito da piano terra ed interrato, erano presenti due ditte di confezioni di abbigliamento gestite da imprenditori di nazionalità cinese che condividevano lo spazio diviso in porzioni speculari. Ogni ditta aveva realizzato internamente la propria cucina ed i propri dormitori sopra e sotto una struttura soppalcata in legno e cartongesso. Oltre agli abusi edilizi, è stata constatata anche la carenza igienico-sanitaria. Le bombole di gpl presenti all'interno, che alimentavano i fornelli di entrambe le cucine, sono state asportate per la messa in sicurezza mentre i locali e i macchinari sono stati sequestrati.
Entrambi i titolari delle ditte sono stati denunciati per le violazioni commesse mentre per una ditta è stata intrapresa anche la sospensione dell'attività imprenditoriale per l'utilizzo di manodopera a nero; la presenza di un clandestino ha comportato anche la denuncia del titolare della ditta "ospite" per violazione della normativa sulla permanenza dei cittadini extracomunitari sul territorio nazionale.
"Forse - ha affermato l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone - sarebbe stato il caso che a questo controllo avesse partecipato anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che nei giorni scorsi ha giustamente dichiarato che questo fenomeno era stato sottovalutato in città dalle forze sindacali e politiche. L'ennesimo ritrovamento d bombole di gpl presenti all'interno del capannone e le condizioni igienico sanitarie molto precarie in cui lavorano gli operai cinesi dimostra come l'attività di contrasto all'illegalità posta in essere dalla giunta Cenni vada nella direzione auspicata dalla stessa Camusso. Tra l'altro sono molto tentato, e credo che in questi giorni lo farò, di inviare una lettera al segretario generale della Cgil per invitarla a venire in città e farle constatare di persona lo sfruttamento di lavoratori cinesi ai quali vengono negati i più elementari diritti, dal pagamento dei contributi previdenziali alla retribuzione della minima paga sindacale. Inoltre visto il momento di crisi economica che sta attraversando il nostro Paese, piace evidenziare l'enorme evasione di tasse statali e locali presente in questo distretto parallelo. Ciò dovrebbe far riflettere tutte le forze politiche, anche perché ci accingiamo ad approvare un bilancio con il quale purtroppo si chiederanno ulteriori sacrifici ai cittadini e non è giusto che il 90 per cento di questa comunità possa sfuggire ed evitare questi sacrifici che ricadranno sulle spalle dei soliti noti, ovvero lavoratori dipendenti, pensionati ed autonomi".
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