Una baraccopoli nel Macrolotto Due
Nel pomeriggio di ieri la squadra composta da personale della Polizia Municipale Unità Operativa Polizia Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano e della Azienda U.S.L. 4 di Prato Unità Operativa Prevenzione Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro ha eseguito controlli sia nella zona Soccorso che al Macrolotto Due riscontrando numerose irregolarità.
L'azienda di pronto moda abbigliamento ubicata nella zona del Soccorso, insediata dove in precedenza aveva sede una attività di catering, presentava promiscuità residenziale e produttiva: l'attuale conduttore, Z.J. di 55 anni imprenditore di origine cinese, nei locali precedentemente adibiti a cucina industriale e depositi alimentari aveva installato il laboratorio artigianale e gli alloggi per i lavoranti.
Al Macrolotto Due la situazione che si è parata di fronte agli accertatori è stata invece quella di una vera e propria baraccopoli a servizio di due imprese gestite rispettivamente da H.C. di anni 42 e H.L. di anni 47, realizzata nel fondo attiguo al laboratorio e collegata con questo da un passaggio dissimulato nella recinzione la cui visibilità era oltremodo occlusa dalla presenza strumentale dell'autovettura di una delle titolari delle ditte.
Oltre ai dormitori realizzati all'interno del capannone, suddiviso per le diverse lavorazioni, ve ne erano un'altra ventina realizzati in condizioni di assoluto degrado nel resede contiguo al capannone, completamente attrezzato con manufatti di vario genere: due moduli da cantiere, una roulotte, casotti parte in muratura e parte in pannelli tutti dotati di corrente elettrica ed allestiti a dormitori se si escludono le 3 cucine e 2 dispense alimentari: vere e proprie residenze ad uso dei lavoranti in condizioni igienico-sanitarie che definire pessime è riduttivo rispetto alla realtà. In compenso all'interno del capannone venivano confezionate le borse griffate di tessuto non tessuto che accompagnano normalmente i capi firmati sia di biancheria che di accessori moda.
Complessivamente sono state rimosse 20 bombole di GPL da 15 kg. affidate a ditta specializzata per la messa in sicurezza; generalizzate 29 persone tutte di nazionalità cinese. I titolari delle ditte sono stati denunciati per irregolarità alla normativa urbanistico-edilizia e sulla sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro. Gli immobili sono stati sottoposti a sequestro penale ed i 90 macchinari a sequestro amministrativo.
mc
Risorse collegate
- Mediastore [4KB]
Condividi su: