Secolo Breve, appuntamento con "Il proiezionista"
Nono appuntamento con il “Secolo Breve”, la rassegna promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con la Scuola di cinema Anna Magnani per raccontare il Novecento, gli eventi, i sogni, gli incubi e le illusioni dell’Occidente. L’appuntamento è tutti i lunedì fino al 14 maggio al Terminale, alle 21,15.
La rassegna prosegue, lunedì 30 aprile, con “Il proiezionista” (1991) di Andrei Konchalovsky. Il film racconta la storia del giovane Ivan Sanshin - misconosciuto proiezionista al club del KGB – che la sera stessa delle sue nozze con Anastasia e poco dopo l'arresto dei suoi vicini di casa, i genitori ebrei della piccola Katya Gubelman, è prelevato segretamente perchè prescelto per proiettare film al dittatore Josif Stalin. Mentre Ivan è tutto dedito al suo lavoro, sua moglie si reca segretamente nell'orfanotrofio dove è stata rinchiusa Katya. In seguito all'invasione della Russia da parte dei tedeschi, Ivan è costretto con la moglie a seguire sul treno per gli Urali il temibile capo del KGB Beria, che trattiene e seduce Anastasia mentre Sanshin è rimandato a Mosca. Dopo alcuni mesi Anastasia, incinta, ritorna da Ivan: ormai distrutta nello spirito, si uccide. Soltanto nel 1953, ai funerali di Stalin, Ivan ritrova Katya e decide di farle da padre.
Tratto dalla vera storia del proiezionista di Stalin Aleksander Ganshin, il film simboleggia la fanatica devozione di cui fu oggetto il dittatore, e offre un quadro efficace degli aspetti più angoscianti di quegli anni: il paranoico clima di sospetto, l’acritica fiducia nell’infallibilità del capo e la continua paura di essere arrestati da un momento all’altro. Giocato tutto sui toni del grottesco e del melodrammatico, “Il proiezionista” insegna che se non ci fossero stati milioni di Ivan Sanshin, non ci sarebbe stato Stalin.
La rassegna proseguirà il 7 maggio con “Milou a maggio” (1989) di Louis Malle, tragicommedia sulle vicende di una famiglia al margine delle rivolte studentesche del sessantotto, e si concluderà, il 14 maggio, con “Prima della pioggia” (1994) di Milcho Manchevski, intreccio di episodi che narrano le atrocità delle guerre balcaniche.
Info portalecultura.comune.prato.it
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