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Comune di Prato

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09/05/2012 11:01
18 mila occhi Cultura Giovedì 10 maggio alle 21.15 nella Sala conferenze della biblioteca

Gli “Esploratori perduti” di fine Ottocento alla Lazzerini

La presentazione del libro di Stefano Mazzotti, dedicato alle avventure degli esploratori italiani, organizzata dall'assessorato alla Cultura a corollario della mostra “Diciottomila occhi”, prorogata fino al 17 giugno.

Figure avventurose ed avvincenti, quelle degli esploratori italiani di fine Ottocento, che prendono vita nel volume di Stefano Mazzotti “Esploratori perduti” (Codice Edizioni, 2011). L’autore, naturalista e direttore del Museo di Storia naturale di Ferrara,  presenterà il libro, insieme al geografo Francesco Ammannati, giovedì 10 maggio alle 21,15 nella sala conferenze della Biblioteca Lazzerini.

L’incontro, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune,  è previsto come corollario della mostra “Diciottomila occhi” dedicata alle fotografie naturalistiche di Marco Lascialfari e Sergio Storai. Le  immagini di insetti ed aracnidi, dalla sorprendente varietà di forme e colori, si potranno ammirare nella galleria espositiva della biblioteca fino al 17 giugno, dal momento che la chiusura, visto l’interesse suscitato, è stata prorogata a quella data.

La fine dell’Ottocento è un periodo esaltante per le scoperte naturalistiche e per la classificazione delle specie. Alla conoscenza della biodiversità globale danno un notevole contributo alcuni naturalisti ed esploratori italiani, oggi praticamente dimenticati, che perlustrano gli angoli più remoti del pianeta, dal Borneo alla Siberia al Sudan. Siamo in un’età in cui l’Italia, giovane Stato unitario, si affaccia nel panorama internazionale e, presa da velleità colonialiste, sostiene esplorazioni scientifiche nei territori su cui vuole mettere le mani. Ecco allora le esplorazioni nel Corno d’Africa che vedono all’opera il marchese Orazio Antinori, considerato il patriarca degli esploratori italiani nel XIX secolo e punto d’incontro tra la passione risorgimentale e l’emergente importanza della ricerca scientifica. E poi Romolo Gessi, Vittorio Bòttego, Luigi Robecchi Bricchetti, e Odoardo Beccari e Giacomo Doria che nel Sudest asiatico svolgono le loro ricerche in uno degli hotspot mondiali della biodiversità. Un appuntamento quindi di grande interesse quello per la presentazione del libro di Mazzotti , che ci aiuta a scoprire personaggi e gesta che non sono oggi molto note e ricordate.

cb

701/12

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