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Comune di Prato

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24/05/2012 11:16
Polizia Municipale Polizia municipale Ieri mattina l'operazione di controllo dell'Unità Polizia Edilizia

Sequestro penale per un capannone in centro storico

All'interno un soppalco con 12 dormitori nascosto dagli scaffali. Tra i lavoratori, tutti a nero, anche 4 clandestini

Un soppalco con 12 dormitori nascosto da scaffalature e materiali da lavoro: questo ha trovato ieri mattina l'Unità operativa Polizia edilizia e contrasto al degrado urbano della Polizia municipale in un controllo ad un capannone in pieno centro, di proprietà di persone residenti in un altro comune della provincia ed affittato ad un imprenditore cinese che vi svolgeva attività di confezione di abbigliamento conto terzi. Dagli accertamenti è emerso che si tratta di un immobile completamente abusivo e oggetto di condono edilizio ancora non rilasciato a causa della mancanza di nulla-osta al vincolo storico-artistico per l'immediata vicinanza delle mura antiche della città.

Dietro una parete con ingresso nascosto da mobilio e scaffali era stata realizzata una struttura soppalcata ad uso residenziale suddivisa in ben 12 dormitori su due livelli, che ospitavano i lavoratori, tutti a nero e di cui quattro clandestini. «Oltre alle consuete gravi condizioni igienico-sanitarie in cui vivono e lavorano questi operai cinesi sfruttati dai loro datori di lavoro - commenta l'assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Milone, - va rilevata la totale evasione contributiva dei lavoratori con regolare permesso di soggiorno ma senza regolare assunzione: come può pensare quindi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di attuare un progetto di emersione dell'imprenditoria cinese se non viene versato un solo euro di contributo previdenziale, senza contare tutto il resto?» 

E' stata sospesa l'attività imprenditoriale da parte della Direzione Territoriale del Lavoro, intervenuta congiuntamente al Nucleo Ispettivo dei Carabinieri, mentre sia il titolare dell'attività che il preposto in sua assenza alla gestione dell'azienda sono stati denunciati per favoreggiamento della permanenza sul territorio nazionale di manodopera clandestina e per il suo sfruttamento. I due sono stati anche deferiti all'Autorità Giudiziaria per violazioni alla normativa urbanistico-edilizia e sull'igiene e  sicurezza dei luoghi di lavoro. L'immobile è stato sottoposto a sequestro penale. Sequestrati anche i 28 macchinari, di cui alcuni non in regola con la normativa di sicurezza contro gli infortuni sul lavoro. 

cb

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