Rifiuti pericolosi, cinque denunciati. Sotto sequestro un camion e la corte interna di un'abitazione
La corte interna di un'abitazione nella zona di Galciana sotto sequestro, cinque denunce per raccolta, gestione di impianto di recupero e trasporto illecito di rifiuti pericolosi e non, un camion sequestrato al fine della confisca. È questo l'esito dell’operazione condotta dal personale del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale, insieme all'Arpat di Prato, nell'ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati ambientali.
Di fatto dopo circa due mesi di indagini due cittadini pratesi, O.C. di 49 anni e G.A. di anni 45, sono stati colti in flagrante mentre trasportavano rifiuti speciali pericolosi e non, in assenza di iscrizione all'albo dei gestori ambientali. I controlli hanno permesso di scoprire una vera e propria attività illegale di recupero rifiuti. Frigoriferi, televisori, stampanti, parti di circuiti elettrici, venivano smontati per poter recuperare metalli come alluminio, ferro e rame, destinati poi alla vendita. Gli scarti della lavorazione, con componenti pericolose, venivano lasciati sul terreno.
Altre rimanenze dell’attività di smontaggio, di dimensioni minori, erano destinati a finire nei cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani.
Oltre ai trasportatori e al proprietario dell'autocarro sono state denunciate, in concorso di reato, le proprietarie dell'immobile, madre e figlia, nei cui confronti verrà inoltre richiesta l’emissione di un provvedimento di bonifica dell’area perché sono stati rinvenuti grossi cumuli di rifiuti domestici, depositati da tempo periodo.
Le cinque persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per concorso in gestione illecita di rifiuti pericolosi e non, ed ora rischiano la pena dell’arresto da sei mesi a due anni ed un’ammenda da 2.600 euro a 26mila euro.
mc
Condividi su: