La Polizia municipale di Prato in servizio a Finale Emilia
Anche la Polizia Municipale di Prato risponde alle richieste di aiuto delle polizie locali della Regione Emilia, duramente colpita dal sisma del 20 e del 27 maggio scorso, ed è proprio Finale Emilia, il comune simbolo del terremoto (quello della torre dell’orologio spezzato a metà) la sede in cui svolgeranno il loro servizio gli agenti cittadini, in supporto al piccolo Comando di Polizia Locale, composto da soli 8 agenti coordinati da un Comandante.
Il sisma ha colpito i 16 mila abitanti del comune di Finale Emilia, che si estende per una superficie di poco superiore a quella del Comune di Prato, fatta di piccoli centri abitati immersi in una campagna verde e rigogliosa. Proprio la vastità del territorio rispetto agli abitanti rende il supporto delle polizie municipali di altri comuni importante per svolgere i compiti tipici di pattugliamento delle strade e dei centri dichiarati “zona rossa” per scongiurare episodi di sciacallaggio, di sorveglianza nei 5 campi tenda allestiti dalle associazioni di volontariato, che accolgono i circa 2 mila abitanti sfollati dalle loro abitazioni inagibili, dove la particolare situazione crea tensioni tra le persone duramente colpite dal continuo tremare della terra sotto i propri piedi.
Sono inagibili la scuola, il teatro e l’ospedale, sostituito da un centro medico avanzato per i primi soccorsi, mentre i casi più gravi sono inviati agli ospedali di Bologna e Modena. Al momento per la Polizia municipale di Prato è presente sul luogo un contingente formato da un ufficiale e tre agenti, che formano due pattuglie, a coprire turni di lavoro sia di giorno che di notte, direttamente coordinate dal Comandante di Finale Emilia. Sono alloggiati in un campo tenda allestito dalla Croce Rossa Italiana, a fianco dei terremotati, insieme ai colleghi di Arezzo e Sesto Fiorentino. L’esperienza maturata nel precedente sisma del 2009, che ha visto la Polizia municipale di Prato accorrere e garantire il proprio supporto per ben 5 mesi alla popolazione aquilana, ha senz’altro contribuito a formare personale in grado di approcciarsi con le giuste modalità alla popolazione colpita, esprimendo al massimo il proprio ruolo di polizia di prossimità. Il supporto, secondo le indicazioni di ANCI, andrà avanti fino al 30 luglio con partenze e rientri del personale ogni lunedì.
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