Il "Met" ha offerto il suo palcoscenico a giovani attori colpiti dal terremoto
Il Teatro Metastasio, sta ospitando in questi giorni gli attori di "Arti Visive festival", diretto da Stefano Cenci, che sarebbe stato inaugurato qualche giorno fa se il terremoto non avesse lesionato il teatro dove gli attori stavano provando. Così i comuni di Soliera, Campogalliano, Carpi e Novi, sconvolti dal sisma, hanno dovuto rinunciare e la troupe si è drammaticamente trovata impegnata in un nuovo ben più terribile copione: aiutare chi aveva bisogno.
Il dramma che sarebbe dovuto andare in scena era intitolato "Disastri" - quasi una premonizione - scritto dall’autore russo Danlil Ivanovic Juvacev, che si firmava con il nome d’arte di Daniil Charmas: uno scrittore surrealista condannato e giustiziato in un campo di concentramento sovietico, e che aveva preannunciato più volte nei suoi drammi la profonda crisi che avrebbe spento la cultura occidentale. "Tutto - sosteneva Charm – sarebbe stato travolto da una gran risata".
E’ stato il Teatro Metatasio a entrare in contatto con la troupe che stava lavorando al festival, e l’ha invitata a Prato, a proseguire le prove sul palcoscenico del nostro teatro, dove il lavoro andrà in scena nei prossimi giorni in data ancora da stabilirsi. Il ricavato andrà alla sopravvivenza della giovane struttura che sta lavorando con dentro una grande tristezza per le cose perdute, retaggio di quel mondo pieno di cultura antica e di voglia di fare che il terremoto ha bloccato.
Da lunedì scorso tutti quanti i componenti della equipe, guidati dalla regista Alessandra Aricò, sono ospiti del Met e hanno potuto riprendere le prove interrotte. Nicolò Belliti, Stefano Cenci, Riccardo Goretti, Elisa Lolli e Antonio Rezzo, con grande determinazione e non poca commozione, hanno ripreso il loro lavoro seguiti dai tecnici di palcoscenico e delle luci del nostro teatro. Che in silenzio e con grande impegno civile ha voluto porgere la mano a un altro teatro, fermato dalla violenza dal terremoto. Gli attori di "Arti visive festival", il consiglio di Amministrazione del Metatasio la direzione e l’intero corpo dei dipendenti, ha voluto con questo gesto affermare un principio di fondo assoluto: per poter salvare un Paese bisogna non dimenticare di salvare anche la sua cultura. Cosa che invece in Italia si dimentica sempre più spesso.
Sembra che nei prossimi giorni il Presidente e il Consiglio di Amministrazione del Met, sentiti anche i soci fondatori, vagli la possibilità di aprire una sottoscrizione a favore di alcune strutture culturali delle zone colpite dal sisma. In nome della cultura, ma soprattutto in quello della solidarietà. Come ha dimostrato anche il proprietario dell’hotel Flora, ospitando una parte della troupe.
mc
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