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Comune di Prato

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14/06/2012 10:16
un estate fa Cultura Da venerdì, ingresso libero. Beltrame: “Un album che racconta la città. Sfaccettata, ironica, spontanea”

Un’estate fa tra ricordi e sorrisi

In mostra al Cassero e in Saletta Valentini le foto scattate nei giovedì sera del luglio 2011: tanti volti, tante storie

Immagini che raccontano storie. Sono quelle che da venerdì 15 giugno saranno esposte al Cassero e in Saletta Valentini nella mostra Un’estate fa, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune insieme all’associazione Blitz!

Un'estate fa,  nei giovedì sera con i negozi aperti c’era tanta gente nel cuore della città e c’erano i set fotografici di Io sono qui!, allestiti dal Comune e da Blitz. Chiunque poteva farsi fotografare e rivedersi su due schermi poco lontani e centinaia di persone lo hanno fatto. La mostra raccoglie quelle foto, che compongono un grande album collettivo (e colorato) della città. Ci sono famiglie, adulti e bambini, coppie e gruppi di amici, il venditore di palloncini, i vigili urbani e la banda di paese. Sono teneri e sognatori, ironici ed autoironici. Pratesi di lungo corso o di recente immigrazione. Molti hanno una lavagnetta, con sopra scritto un pensiero o un saluto.

“E’ un ritratto della città attraverso i volti di chi la abita  - commenta l’assessore alla cultura Anna Beltrame -. Una città dalle mille sfaccettature, dinamica e variopinta, di grande e spontanea comunicativa. La mostra è dedicata alle tante persone che si sono fatte fotografare e in generale ai pratesi a cui le preoccupazioni, che pure affiorano, non riescono a spengere il sorriso”.

Può essere divertente leggere quelle frasi, rivedersi dopo un anno magari un po’ cambiati. “Vorrei essere a Los Angeles” sognava Alessia, “Ho paura delle scale mobili”  confessava Ester, mentre Francesco e Manuela, la mano di lei sul pancione, sollecitavano con un luminoso sorriso:  “Fagiola, vieni fuori!!”. Ed ancora Abdel Wahab in posa con la sua bella famiglia e Genc che si augurava di vivere qui, “ma meglio”.  “Avrei bisogno di una vacanza e di una birra”, affermava Edoardo, mentre il giovanissimo Marco annotava come promemoria “Devo fare i compiti per le vacanze”. E ancora:  “Odio l’arroganza”, scriveva il nonno Enrico in posa con il nipotino, o “Andava meglio prima” sentenziava Claudio, lapidario.

La mostra per tutto giugno sarà aperta a ingresso libero mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 20 e il giovedì anche dalle 21,30 alle 23,30. A luglio le foto si potranno vedere il giovedì dalle 21,30 alle 23,30. 

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