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Comune di Prato

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16/06/2012 10
Milone Legalità La dichiarazione dell'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone

"Risibile il progetto del presidente della Regione Enrico Rossi"

Milone: "La sinistra continua a comportarsi come le famose scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano creando un ulteriore danno a quello che rimane del distretto pratese"

Si inoltra dichiarazione dell'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone:

"Ancora una volta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dimostra quanto sia scarso il suo interesse per il distretto tessile pratese impiegando 500mila euro per cercare di far emergere il lavoro nero nel distretto parallelo cinese. E' risibile soprattutto il contenuto del suo progetto e le conseguenti modalità attuative.

Scegliere 15 giovani da formare per inviarli nei capannoni dei confezionisti cinesi per insegnare loro le norme per mettersi in regola, è come chiedere ad un ateo di andare in chiesa a pregare. Già li vedo questi ragazzi che si presentano in un capannone, occupato dai cinesi, bussare ed essere subito accolti. Vedere poi i cinesi disposti, come scolaretti, a recepire la lezione sulle norme da rispettare per essere in regola.

Questa è pura follia e spreco di soldi pubblici. Se proprio si vuole dare un'occupazione ai giovani disoccupati, sicuramente questi soldi si possono utlizzare in maniera diversa e più costruttiva. Se il presidente Rossi vuole impiegare quei 500mila euro può utilizzarli ad esempio per favorire l'imprenditoria giovanile e non sprecandoli con questo assurdo progetto. In tantissime occasioni ho ribadito che in ogni controllo effettuato dal gruppo interforze si riscontrano, oltre alle solite violazioni penali, il mancato pagamento di contributi previdenziali e fiscali per gli operai, con regolare permesso di soggiorno, che si trovano alle dipendenze della ditta controllata. Visto che quasi tutti hanno un commercialista, presumo che quest'ultimo abbia fatto presente al titolare della ditta cinese che vanno versati per ogni dipendente i relativi contributi.

Sappiamo benissimo, e non è necessario essere un economista per comprendere certi meccanismi, che se il confezionista cinese dovesse rispettare le norme che regolano un'impresa, finirebbe subito fuori mercato in quanto il costo della merce prodotta lieviterebbe in maniera sproposita tale da non renderli più competitivi rispetto ai loro connazionali che producono in Cina.

Credo che i controlli effettuati in questi ultimi tre anni siano la dimostrazione pratica di quanto ho prima asserito. Purtroppo la sinistra continua a comportarsi come le famose scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano creando un ulteriore danno a quello che rimane del distretto pratese".

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