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Comune di Prato

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18/06/2012 13:29
Caverni Dichiarazioni La replica dell'assessore Caverni all'articolo de Il Tirreno

«Via di Canneto, l'incolumitą dei cittadini unico motivo della limitazione del traffico»

L'assessore alla Mobilità Roberto Caverni smentisce seccamente quanto pubblicato stamani nell'articolo comparso su Il Tirreno a proposito del provvedimento di limitazione del traffico in via di Canneto:

«Si tratta di insinuazioni offensive e di basso livello che deformano la realtà solo con l'intento di fare titoli ad effetto. Sono lontanissimi da me e dal mio modo di pensare ed agire, soprattutto come pubblico amministratore e rappresentante istituzionale, comportamenti che possano favorire per motivi personali Tizio o Caio a discapito di un altro. Oltrettutto l'articolo riporta notizie inesatte: il mio socio non abita in via di Canneto, ma a Carteano, e quindi non trae alcun vantaggio dalla chiusura della strada. Inoltre i mezzi che vi transitano non sono 120 all'ora, come erroneamente riportato, ma 100 nelle due ore di punta del mattino, all'ingresso a scuola e al lavoro, e 100 nelle due ore di punta del tardo pomeriggio, al rientro, come dimostrano i rilievi effettuati con apposite strumentazioni dall'Ufficio Traffico, che sono comunque consultabili.

Le uniche motivazioni che stanno alla base del provvedimento di limitazione del traffico sono  l'incolumità e la sicurezza dei cittadini e la tutela di una bellissima zona verde, che viene così restituita ai pratesi per fare delle passeggiate o delle girate in bicicletta senza correre il rischio di essere investiti. Quella strada, vista la strettezza della carreggiata, deve poter tornare a questa destinazione e non può certo essere la scorciatoia per il traffico dai Comuni della Vallata a viale Borgovalsugana e viceversa». Caverni sottolinea poi che la richiesta di un intervento di limitazione del traffico venne avanzata anche alla passata Amministrazione comunale da parte degli abitanti di Filettole e Carteano, su cui si riversavano i mezzi in transito sulla "scorciatoia", e che il provvedimento è stato comunque illustrato alla Commissione consiliare Mobilità prima dell'adozione.

«Questo è un modo sbagliato ed infamante di fare giornalismo: non escludo che ci siamo gli estremi per presentare querela».

cb

972/12

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