Palla Grossa, antico gioco e tanti eventi nell'arena di Piazza Mercatale
«Vorrei che Prato giocasse la sua Palla Grossa, e questo accadrà a settembre». C’è tutto il senso, nelle parole del sindaco Roberto Cenni, di un’operazione, assente da 28 anni, che è prima di tutto «condivisione, una comunità ha bisogno di azioni che la uniscono, e la Palla Grossa, l’idea di recuperarla dal suo oblìo, è uno di questi momenti». Prato Incontra la Palla Grossa, recitava il terzo appuntamento del dibattito estivo organizzato del Comune di Prato, allietato dal canto di Patrizia Calussi e dal piano da Michele Papadia, insieme alla vena comica dell'attore Giacomo Carolei.
E quello andato in scena ieri sera, condotto da Daniele Magrini, direttore di Toscana Tv (ogni sabato alle 19,55 l’emittente trasmette “pillole” di Palla Grossa mentre ogni venerdì alle 17 approfondimenti sulle frequenze di Radio Insieme), nella Corte delle Sculture della biblioteca Lazzerini, è stato un incontro con l’antico gioco pratese che a settembre, il 9 e il 15, tornerà, dopo 28 anni nell'arena di piazza Mercatale. Lì si cimenteranno le quattro contrade cittadine. Queste le due semifinali: i “rossi” di S. Trinita contro i “verdi” di S. Marco, i “gialli” di S. Stefano contro gli “azzurri” di S. Maria.
Un ritorno nato per caso, quando il vero mentore della Palla Grossa e della sua memoria sopita, Franco Bettini, oggi vice presidente dell’Associazione omonima, sottopose l’idea di tornare a giocare sul Mercatale a Claudio Belgiorno, ora organizzatore dell’evento. Da lì è stato un crescendo di interesse e di entusiasmo, fortemente sostenuto dal Comune: «Prato ha tante energie – spiega il sindaco – soprattutto giovani, basta crederci, offrire loro una possibilità di manifestarsi. Così è stato con Officina Giovani, che sta avendo sempre più successo , così è stato per la Palla Grossa».
Solo due condizioni: che non costasse niente per le casse comunali, che fosse una gioia per la città. Ancora Cenni: «E mi pare che ci siamo, per la sponsorizzazione di Esselunga, che fa un investimento importante, e per il modo con cui si sta procedendo nel realizzare il progetto Palla Grossa, che il prossimo anno potrebbe essere estesa anche ai più giovani, magari con partite da giocare nel tardo pomeriggio».
«Inutile stare a pensare al calcio in costume fiorentino – scandisce Lorenzo Patriarchi, presidente dell’associazione Palla Grossa – Sarà un’altra cosa, la festa di Prato». Già, perché non solo ad una festa si preparano le diverse squadre, come affermato all’unisono dai presidenti dei quartieri, Alessio Pisaneschi “gialli” S. Stefano, Alessio Colella “rossi” S. Trinita, Andrea Hyeraci “azzurri” S. Maria, Federico Berti “verdi” S. Marco: «Ci stiamo preparando bene, c’è un forte spirito di amicizia e di gruppo, sarà un gioco».
Più di un gioco, per la verità. Perché Palla Grossa non funzionerà solo in due date, per le semifinali e le finali, ma per ben 15 giorni, dal 5 settembre, con eventi e manifestazioni, tutti giorni, sul Mercatale. Appunto, il Mercatale. E’ un coro: «Riscopriamo il valore della piazza». E allora diventa tutto chiaro, la Palla Grossa è dentro un contesto che mescola arte, cultura, storia, tradizione, identità, così sintetizzato dal sindaco: «A settembre la Palla Grossa, il 6 luglio presenteremo il progetto vincitore per gli arredi del Museo Civico, che stiamo riaprendo dopo 20 anni di colpevole chiusura, mentre procediamo col raddoppio del Pecci». Un disegno per «restituire ai pratesi i loro tesori artistici e culturali, a cui per troppo tempo sono stati negati».
Ecco, al dunque, lo “spirito” della Palla Grossa. E, allora, via con le chiarine. «Il Settembre Pratese – chiude il sindaco – si allunga, sarà più bello».
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