salta la barra


Comune di Prato

 indietro
21/06/2012 14:43
Cultura La visita virtuale al nuovo allestimento firmato da Natalini. Lunedì sera alla corte del Pretorio la presentazione alla città

Il Museo Civico che verrà in un video multimediale

Avanti tutta per la riapertura nell'autunno 2013. Pilastro del progetto l'utilizzo di moderne tecnologie di comunicazione, per un museo accessibile a tutti

Il Museo Civico che verrà è stato presentato stamani in Palazzo comunale nel video con la visita virtuale realizzato dal gruppo di progettisti che ha vinto il concorso per l'allestimento di Palazzo Pretorio, capeggiato dal professor Adolfo Natalini, uno dei maggiori architetti italiani. Erano presenti il sindaco Roberto Cenni, gli assessori alla Cultura Anna Beltrame e ai Lavori pubblici Roberto Caverni, la conservatrice del Museo Maria Pia Mannini e Adolfo Natalini, Piero Guicciardini e Marco Magni dello staff di progetto.

Che emozione rientrare nelle bellissime sale del Museo Civico dopo tanti anni di chiusura, anche solo con una visita virtuale che, se non ci saranno intoppi, nell'autunno 2013 potrà diventare reale. Circa 100 le opere in mostra, selezionate fra le tante della collezione del Civico: dai capolavori di Filippo e Filippino Lippi, alle splendie opere di Lorenzo Bartolini. "Abbiamo l'ambizioso obiettivo di riaprire il Museo Civico nell'autunno del prossimo anno e infonderemo tutto il nostro impegno e la nostra determinazione per raggiungerlo: sarà un punto di svolta per la città», ha detto il sindaco Roberto Cenni.  Il video presenta un racconto della bellezza di Palazzo Pretorio, dall'ingresso su piazza del Comune all'uscita dal bookshop sulla corte interna: uno dei pilastri del progetto, determinante per la giuria di esperti e tecnici del concorso, è stato l'ampio utilizzo di moderne tecnologie di comunicazione: in tutti i locali sarà realizzata una rete wi-fi, ai visitatori sarà consegnato un iPad grazie al quale "leggere" tutte le informazioni sulle opere esposte e saranno disponibili in vari punti del palazzo postazioni di tipo touch screen. Tutto questo per realizzare un museo concepito come luogo sociale accessibile a tutti, non solo a studiosi e tecnici. Un allestimento multiforme quindi, che comunica a tutti la bellezza dell'edificio in sè e dei tesori che custodisce attraverso mezzi tecnologici flessibili e alla portata di tutti. «Un progetto realizzato con cura e passione  - ha affermato l'architetto Natalini, - grazie anche al bando di concorso costruito con sapienza e sulla base di richieste ben chiare e definite. Tre sono le cose necessarie per portare a compimento un buon progetto: un potere politico forte, un supporto economico adeguato e una visione chiara e ampia. Credo che nel caso del Museo Civico di Prato ci siano tutte e tre». «Un museo flessibile nell’uso degli spazi, innovativo grazie alle tecnologie multimediali, capace di valorizzare i capolavori della sua collezione - ha sottolineato l'assessore Beltrame, - ma anche di promuovere Prato. Sono queste le linee guida che l'Amministrazione comunale ha individuato per l’allestimento del nuovo Museo. Un museo che sappia parlare a tutti,  diventando cuore della vita culturale cittadina e motore di una nuova vocazione turistica per Prato». «Riaprire il Museo è una priorità - ha concluso l'assessore Caverni -  In questi tre anni l’impegno per restituirlo ai pratesi è stato grande. Il gruppo di progettazione guidato da Natalini sta completando il progetto definitivo, in autunno avremo la progettazione esecutiva e, se non ci saranno intoppi, all’inizio del 2013 procederemo con la gara d’appalto per l’affidamento delle ultime opere».

  Il video con la visita virtuale al nuovo Museo Civico sarà presentato alla città lunedì sera 25 giugno alle 21.30 in un incontro pubblico nella Corte di Palazzo Pretorio : saranno presenti i progettisti, il sindaco Cenni e gli assessori Beltrame e Caverni. 

L’ordinamento del nuovo Museo Civico segue il criterio cronologico e valorizza le opere più significative della collezione. Il piano terra è destinato alla zona di accoglienza dei visitatori e alla storia della città e del Palazzo, che verrà raccontata attraverso supporti multimediali e l’esposizione di oggetti simbolici; le due grandi sale che si affacciano sulla piazza saranno invece dedicate alle mostre temporanee. Il primo piano sarà riservato al Tre e Quattrocento, con i capolavori di Filippo e Filippino  Lippi, i grandi polittici di Andrea di Giusto e Giovanni da Milano, le splendide opere di Bernardo Daddi, Donatello, Luca Signorelli. Il secondo piano ospiterà le opere che vanno dal Cinquecento al Settecento, ad esempio le pale di Santi di Tito,  Alessandro Allori, Zanobi Poggini e Giovanbattista Naldini, o le tele di Giovan Maria Butteri e Battistello Caracciolo. Il terzo piano sarà dedicato all’Ottocento e al Novecento, con ampio spazio per il grande scultore pratese Lorenzo Bartolini, con le opere di Lipchitz recentemente donate al Comune, con una sezione dedicata ai disegni di Alessandro Franchi. Il recupero degli spazi del Monte dei Pegni, delle ex Carceri e di Palazzo Valentini permetterà in un secondo tempo l’ampliamento del percorso espositivo. Oltre ad arredi e tecnologie multimediali il progetto di allestimento comprende anche gli impianti di illuminazione e di sorveglianza, per un costo di circa 2 milioni di euro.

NOTE BIOGRAFICHE SULLO STAFF DEI PROGETTISTI.

Nato nel 1941, Adolfo Natalini è uno degli architetti più noti e apprezzati in Italia. Dopo un’esperienza pittorica, che si rifletterà nel suo costante uso del disegno, Natalini si è laureato in architettura a Firenze nel 1966 e ha fondato il Superstudio, iniziatore della cosiddetta “architettura radicale”, una delle avanguardie più significative degli anni ‘60 e ‘70. I progetti del Superstudio (1966-86) sono apparsi in pubblicazioni e mostre in tutto il mondo, e sue opere fanno parte ad esempio delle collezioni del Moma di New York e del Centre Pompidou di Parigi. Natalini è professore ordinario alla facoltà di architettura di Firenze e accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia di San Luca. Ha firmato fra gli altri i progetti per il Romerberg a Francoforte e per il muro del Pianto a Gerusalemme. La collaborazione con lo studio Guicciardini & Magni per gli allestimenti museali è iniziata nel 1991: tra i loro principali progetti figurano i nuovi Uffizi e il nuovo museo dell’Opera di S. Maria del Fiore di Firenze. Lo studio Guicciardini & Magni ha progettato anche il Museo del tessuto di Prato e, a Firenze, il Museo delle Pietre Dure e il nuovo Museo Galileo. Del gruppo di progettazione guidato da Natalini fanno parte anche Nicola Capezzuoli, Giuseppe Lo Presti, Maria Cristina Rizzello, Gianmario Magnifico, Barbara Balestrieri, Edoardo Botti, Stefano Rivai, Roberto Creton, Luca Sani e Stefano Masci.

cb

994/12

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina