"Emerge un non rispetto assoluto delle nostre leggi"
In seguito ai recenti controlli della Polizia municipale nei
confronti di un
garage-magazzino, al cui interno si trovava una confezione
cinese che
era già stato oggetto di un un'ispezione, avvenuta
nella prima metà di
giugno, l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone dichiara
quanto segue:
"Credo che questo caso, capitato per la prima volta dopo
innumerevoli sequestri effettuati dal gruppo interforze in questi
ultimi 3 anni porti alla luce un modo comportamentale di
questa comunità che ci deve far
riflettere per il futuro. L'aspetto grave che emerge dalla
violazione e
rimozione dei sigilli è l'assoluto non rispetto delle
nostre leggi e
avere come unico fine il raggiungimento di un solo
obbiettivo:
accumulare denaro anche a costo di violare norme e
regolamenti Questo è un comportamento classico di chi
è solito delinquere pur di raggiungere i suoi
scopi.
A questo punto mi viene spontanea una riflessione: il progetto del Governatore della Toscana Rossi per far emergere l'illegalità nel distretto parallelo cinese può mai funzionare con dei giovani che devono essere formati per insegnare ai confezionisti cinesi il rispetto delle regole? Chi ha violato e rimossi i sigilli ha bisogno di un tutor per comprendere che di fronte ad un provvedimento di un'Autorità non ci si può comportare ignorandolo e peggio ancora violandolo rimuovendo i sigilli. Una cosa che mi rincuora è il pronto intervento della Polizia municipale che ha proceduto a sanzionare e denunciare il titolare della ditta. Così come ha fatto sabato scorso con l'esercizio commerciale di via Canto alle tre gore, gestito da cittadini nigeriani e già sottoposto alla sospensione dell'attività, che continuava la sua attività noncurante del provvedimento di sospensione".
La titolare della confezione cinese, in barba alle leggi italiane, ha ritenuto opportuno togliere i sigilli ai macchinari e continuare a lavorare. I macchinari sono stati di nuovo sequestrati e la sanzione raddoppiata mentre nei confronti del titolare della ditta è scattata una denuncia penale alla Procura della Repubblica per manomissione e rimozione di sigilli.
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