salta la barra


Comune di Prato

 indietro
30/06/2012 12:06
Milone Polizia municipale La dichiarazione dell'assessore Aldo Milone

"Emerge un non rispetto assoluto delle nostre leggi"

Milone: "Un comportamento classico di chi è solito delinquere pur di raggiungere i suoi scopi"

In seguito ai recenti controlli della Polizia municipale nei confronti di un  
garage-magazzino, al cui interno si trovava una confezione cinese che 
era già stato oggetto di un un'ispezione, avvenuta nella prima metà di 
giugno, l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone dichiara quanto segue: 

"Credo che questo caso, capitato per la prima volta dopo innumerevoli sequestri effettuati dal gruppo interforze in questi ultimi 3 anni porti alla luce un modo comportamentale di questa comunità che ci deve far 
riflettere per il futuro. L'aspetto grave che emerge dalla violazione e 
rimozione dei sigilli è l'assoluto non rispetto delle nostre leggi e 
avere come unico fine il raggiungimento di un solo obbiettivo: 
accumulare denaro anche a costo di violare norme e regolamenti Questo è un comportamento classico di chi è solito delinquere pur di raggiungere i suoi scopi.

A questo punto mi viene spontanea una riflessione: il progetto del Governatore della Toscana Rossi per far emergere l'illegalità nel distretto parallelo cinese può mai funzionare con dei giovani che devono essere formati per insegnare ai confezionisti cinesi il rispetto delle regole? Chi ha violato e rimossi i sigilli ha bisogno di un tutor per comprendere che di fronte ad un provvedimento di un'Autorità non ci si può comportare ignorandolo e peggio ancora violandolo rimuovendo i sigilli. Una cosa che mi rincuora è il pronto intervento della Polizia municipale che ha proceduto a sanzionare e denunciare il titolare della ditta. Così come ha fatto sabato scorso con l'esercizio commerciale di via Canto alle tre gore, gestito da cittadini nigeriani e già sottoposto alla sospensione dell'attività, che continuava la sua attività noncurante del provvedimento di sospensione".

La titolare della confezione cinese, in barba alle leggi italiane, ha ritenuto opportuno togliere i sigilli ai macchinari e continuare a lavorare. I macchinari sono stati di nuovo sequestrati e la sanzione raddoppiata mentre nei confronti del titolare della ditta è scattata una denuncia penale alla Procura della Repubblica per manomissione e rimozione di sigilli.

1039/12

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina