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Comune di Prato

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06/07/2012 16:19
Lippi Cultura L'evento inaugurale del nuovo Museo Civico nell'autunno 2013

In mostra i capolavori dell'Officina pratese

Da Donatello a Filippo Lippi: a Palazzo Pretorio opere da tutto il mondo per raccontare il nostro Rinascimento

La riapertura del Museo Civico nel Palazzo Pretorio, prevista per la primavera del 2014, sarà anticipata nell'autunno 2013 da una grande mostra sull'arte rinascimentale a Prato, promossa dal Comune di Prato e mai avvenuta. Con Officina Pratese. Da Donatello a Filippo Lippi si vuole sfruttare l'opportunità di ospitare opere provenienti da tutto il mondo negli spazi predisposti per il nuovo allestimento del museo.

Prato conobbe nel Quattrocento la sua stagione artistica più alta. Intorno alla fabbrica della Prepositura di Santo Stefano, poi cattedrale, presero forma imprese memorabili, di cui furono protagonisti artisti come Donatello, Michelozzo, Maso di Bartolomeo, Paolo Uccello, Filippo e Filippino Lippi. Su tutto domina la figura carismatica di Filippo Lippi, che fra anni '50 e '60 eseguì gli affreschi nella Cappella maggiore del Duomo. Altre sue opere in mostra documenteranno la fantasia eccitata e le estenuate eleganze di questa splendida maturità. Intorno a lui si formarono pittori degni di essere meglio conosciuti, come il Maestro della Natività di Castello o Fra Diamante. Prima di Lippi le figure di maggiore spicco attive per Prato furono Donatello e Paolo Uccello. Del primo è una Madonna col Bambino fra due angeli del Museo Civico, sottovalutato capolavoro giovanile intorno al quale sarà dispiegata una piccola antologia di terrecotte che rappresentino l'aspetto sperimentale e geniale di questa sua prima produzione. Di Paolo Uccello la mostra raccoglierà alcune delle testimonianze più belle della sua irrequieta giovinezza, fra anni '20 e '30.

La mostra vuole offrire, attraverso una scelta di opere di grande qualità, alcuni squarci di luce su queste personalità. Al tempo stesso si prefigge alcune operazioni esemplari di ricostruzione di opere un tempo a Prato e poi smembrate. Tra queste, l'Assunta di Zanobi Strozzi dipinta per il Duomo, ora a Dublino, con la predella al nostro Museo Civico; la pala di Faltugnano del Maestro della Natività di Castello, ora nel Museo dell'Opera del Duomo, con la predella spartita fra la National Gallery di Londra e la Johnson Collection di Philadelphia; la Natività di Fra Diamante da Santa Margherita, ora al Louvre, con la predella, cui collaborò il giovanissimo Filippino Lippi, nel nostro Museo Civico. La mostra tenterà anche di riportare a Prato capolavori ora in importanti musei stranieri, come Monaco di Baviera e Budapest.

Il Comune di Prato ha affidato la cura della mostra ad Andrea De Marchi, docente dell'Università di Firenze, e a Cristina Gnoni, funzionario della Soprintendenza per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, affiancati dalla conservatrice del Civico Maria Pia Mannini e da un comitato scientifico internazionale.

 

 

cb

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