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Comune di Prato

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08/07/2012 15:18
Silli Immigrazione La dichiarazione dell'assessore all'Immigrazione Giorgio Silli

"Una trappola la norma inserita dal ministro Riccardi"

L'assessore Silli: "Sull'immigrazione servono regole e garanzie certe. Sė all'integrazione sul territorio e no all'apertura di caselli come lasciapassare anche di immigrati tutt'altro che sfruttati"

Segue dichiarazione dell'assessore all'Immigrazione Giorgio Silli:

"L'integrazione va affrontata con una seria regolarizzazione e non con il 
metodo della "pesca di beneficienza" dove i più fortunati si aggiudicano un permesso di soggiorno.

La partenza del governo era giusta: applicare una direttiva comunitaria ed emettere un decreto affinché il clandestino sfruttato che denuncia il 
datore di lavoro possa avere una sorta di comprensione da parte dello 
Stato, e quindi un permesso di soggiorno. La trappola, invece, arriva con la norma inserita dal ministro Andrea Riccardi che prevede l'autodenuncia del datore di lavoro che ha sfruttato il lavoratore clandestino, e la possibilità di una sua regolarizzazione attraverso una piccola multa.

Possibilità, quest'ultima, che avrebbe effetti devastanti in quelle città 
che hanno un numero molto elevato di migranti, e che creerebbe, 
soprattutto, un business parallelo di compravendita di permessi di 
soggiorno, come peraltro già avvento in alcuni casi della sanatoria sulle 
colf e badanti.

Sull'immigrazione servono regole e garanzie certe. Ecco perché diciamo si all'integrazione sul territorio, e no all'apertura di caselli come 
lasciapassare anche di immigrati tutt'altro che sfruttati".

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