"Governatore Rossi il signor no"
Segue dichiarazione del presidente gruppo consiliare PDL, Roberto Baldi:
"Il governatore della Toscana Rossi, che aveva rifilato una serie lunga di negazioni alle istanze di Prato, nel recente incontro col sindaco benevolmente concesso dopo molte attese, si ripropone nei suoi “no” a cascata sia per quanto riguarda le istanze pratesi intorno alla pista convergente (salvaguardia urbanistica, studio d’impatto ambientale, collegamento tram-ferrovia con Peretola, ecc.). sia per quanto riguarda altre possibili realizzazioni quali il polo oncologico, il controverso destino dell’ex area ospedaliera, il terzo casello autostradale Prato Centro, il collegamento fra il distretto parallelo e il distretto tessile autoctono da affidare secondo Rossi a tutor neolaureati e via di seguito con similari facezie dilatorie.
Il problema non è più (se mai lo è stato) di diverse opinioni di destra o di sinistra, ma di un’attenzione doverosa che la più popolosa provincia della Toscana dopo Firenze e una delle più importanti dell’Italia centrale reclama a fronte di contingenze economiche difficili e di un tributo pesante che Prato continua a pagare al fenomeno immigratorio, che Rossi continua a considerare in maniera filosofico-edulcorata.
Se la realtà è questa, come hanno messo coraggiosamente in evidenza su alcuni problemi (vedi aeroporto) anche alcuni rappresentanti della stessa sinistra a cominciare dall’ex sindaco Fabrizio Mattei, c’è da domandarsi se non sia arrivato il momento di fare un fronte comune verso questo “signor no” che penalizza l’unica città toscana affidata alla guida del centrodestra ma più ancora l’unica città toscana che si vede sistematicamente sfavorita nelle provvidenze regionali, mentre le casse della sanità si vanno depauperando ad esempio per il “buco” creato nell’ASL di Massa Carrara.
Ora basta, perdinci. Dal prossimo incontro che il sindaco avrà col governatore Rossi, sarà bene che le risultanze arrivino a tutti, magari attraverso una comunicazione in sede di consiglio comunale, in maniera che si sappia chi vuol bene a Prato e chi tende invece a punirla, in nome di colpe innominabili, quali quella di aver spodestato un regime di sinistra per instaurare una politica di sostegno alla città".
Condividi su: