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Comune di Prato

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11/07/2012 11:55
pubblico Prato Incontra Prato Incontra Il gran finale ieri sera alla Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini

I cittadini domandano e il comune risponde, tutto esaurito per l'appuntamento con sindaco e giunta

Temi principali: Imu, gara del gas, asfaltatura di strade e marciapiedi, nuove case popolari e lotta all'illegalità

Finalissima di Prato Incontra, ieri sera alla Corte delle Sculture della biblioteca Lazzerini. Il quinto appuntamento estivo con la rassegna di incontro e confronto sui grandi temi locali, organizzata dal Comune di Prato, ha visto sul palco il sindaco Roberto Cenni e i suoi assessori per una sorta di maxi- intervista su attualità e progettualità dell'amministrazione. La serata, condotta dal caporedattore de La Nazione di Prato Piero Ceccatelli, ha dato l'occasione alla giunta di illustrare il suo lavoro svolto e al tempo stesso gli impegni presi da qui alla fine del mandato.

Domande a ruota libera dal pubblico che ha riempito la Corte delle Sculture e dai cittadini che hanno scritto direttamente a La Nazione e al sito www.pratoincontra.it. La grande intervista collettiva è partita dal sindaco Cenni a cui è stato chiesto come ha fatto a mantenere l'aliquota Imu al minimo mentre gli altri comuni l'hanno aumentata. "Riteniamo ingiusta la tassa e non vogliamo essere complici di una ingiustizia. I Comuni si limitano a fare la parte degli esattori - ha spiegato Roberto Cenni - dopo che una tassa locale, quale era l'Ici, è stata trasformata in una tassa governativa fatta male e che tocca pesantemente cittadini e imprese. Trovo scandaloso - ha concluso il sindaco - l'ammontare dell'aliquota su seconde case e attività, in un momento in cui ci sarebbe bisogno di aiuti e non di penalizzazioni per rimettere in moto l'economia". Chiarezza sulla gara del gas è stata chiesta all'assessore Filippo Bernocchi: "Sostengo da sempre - ha detto - che le aziende pubbliche devono andare sul mercato perché le amministrazioni non se le possono più permettere. Quanto a Estra-Consiag, trovo scandaloso che nessuno del centrosinistra si sia scandalizzato per le manovre interne all'azienda che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare il sacrosanto diritto del Comune di Prato di rivolgersi al mercato: ci sono e-mail, documenti, fogli e foglietti che illustrano chiaramente il comportamento dell'azienda. L'Antitrust ha addirittura condannato Estra-Consiag per il suo atteggiamento, e ancora prima che fosse il capogruppo del Pd in Consiglio comunale a rivolgersi alla magistratura per un accordo che ha un suo perché, lo abbiamo fatto noi e spero davvero che prima o poi qualcuno si faccia vivo. Quanto all'accordo rispetto al quale il centrosinistra si è scandalizzato, è bene sottolineare che ha permesso al Comune di recuperare soldi suoi rimasti nelle casse di Consiag, azienda che per anni si è arricchita alle spalle dei cittadini. Dalla gara, arriveranno 18 milioni nei prossimi due anni, soldi che utilizzeremo per investimenti e infrastrutture, una cifra cospicua in un momento di difficoltà economica generale. In sostanza, voglio dire che nella vicenda del gas abbiamo tolto ai ricchi, Consiag e Estra, per dare ai poveri, la città di Prato".

Sicurezza e degrado i temi portati all'attenzione dell'assessore Aldo Milone che ha apertamente criticato le leggi italiane che non consentono di incidere sulla lotta alla criminalità diffusa. "Le maglie sono larghe - ha detto - continuiamo ad arrestare spacciatori e delinquenti che puntualmente escono dal carcere e ricominciano a commettere reati. E' un braccio di ferro continuo. Questa giunta ha fatto molto, ricordo l'ordinanza di chiusura a mezzanotte per bar e ristoranti nel Macrolotto Zero che ha dato pace ai residenti, e l'ordinanza che vietava l'uso di bevande alcoliche in una parte della città. Poi è intervenuta la giustizia amministrativa, ma i buoni risultati di quelle operazioni sono stati misurati con mano da tutti. In questo momento stiamo lavorando ad una ordinanza per vietare in maniera assoluta l'uso di bevande alcoliche nel triangolo alle spalle di piazza Duomo, vale a dire via Pier Cironi, via Santa Margherita, via Canto alle Tre Gore. Crediamo che questa possa essere una soluzione per ristabilire sicurezza, dignità e vivibilità a quella parte del centro storico. Infine, il Nas sta facendo diversi controlli che in qualche caso hanno portato alla chiusura di locali e minimarket. In definitiva, la stretta è continua proprio perché tutti siamo consapevoli dei disagi che si vivono in alcune zone della città".

Case popolari e graduatorie, questo l'argomento affrontato dall'assessore al Sociale Dante Mondanelli. "Prato sconta il fatto di essere fanalino di coda in Toscana per numero di alloggi di edilizia popolare. Qui - ha detto - ce ne sono appena 1.400, mentre ce ne sono 12mila a Firenze, più di 6mila a Pisa, 4mila a Lucca, 3.500 a Arezzo, 1.400 a Empoli. Non ci siamo arresi ad una situazione drammatica da un punto di vista numerico abbinato al crescente bisogno delle famiglie e abbiamo appena concluso 50 alloggi per le giovani famiglie che riceveranno le chiavi nei prossimi giorni, mentre sono in fase di realizzazione 234 abitazioni e 120 sono in fase di appalto lavori. Praticamente quasi un terzo di tutto quello che è riuscito a fare il Governo di centrosinistra che per più di 60 anni è stato alla guida della città. Quanto alle graduatorie, ci sono punteggi che vengono assegnati in base a criteri precisi su cui l' amministrazione comunale niente può".

Infine l'assessore ai Lavori pubblici Roberto Caverni che ha parlato dei raddoppi degli svincoli di uscita alle rotonde per fluidificare il traffico. "Lo studio condotto sulle rotatorie ci dice che quasi tutte sono state progettate e realizzate in maniera scolastica, questo per dire che qualche problema effettivamente c'è. In alcuni casi è possibile intervenire con correzioni, in altri casi questo non si può fare. Attualmente stiamo rivedendo il complesso delle rotatorie con l'obiettivo di mettere via via mano a quelle più importanti e rendere più scorrevole il traffico con piccoli interventi di aggiustamento. La serata si è chiusa con il sindaco Cenni che ha di nuovo espresso preoccupazione per il futuro della Provincia: "Insisto a dire che qualunque scelta sarà fatta, Prato è la terza città dell'Italia centrale e come tale merita attenzione. So bene quanta fatica abbiamo fatto per raggiungere il titolo di Provincia, che vuol dire prima di tutto servizi e presenza sul territorio delle istituzioni ed è per questo motivo che sono preoccupato perché un ritorno ad altre dimensioni sarebbe difficilmente comprensibile".

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