Presentato il progetto di integrazione per alunni disabili sensoriali
"Quando un ambiente non ti è ostile la disabilità si riduce di oltre il 50 per cento e relazionarsi diventa naturale". Con queste parole l'assessore alla Pubblica istruzione pari opportunità Rita Pieri ha presentato questa mattina il progetto, unico in Italia, di integrazione per bambini con disabilità sensoriali.
"Tengo molto a questo progetto - ha proseguito l'assessore Pieri - grazie al quale sono riuscita a integrare le mie due deleghe, istruzione e pari opportunità, e come insegnante, prima che come assessore, ritengo fondamentale dare ai nostri bambini gli strumenti per interagire e confrontarsi nel migliore dei modi con chi è affetto da una disabilità sensoriale. Dentro la scuola c'è il mondo in cui viviamo e in cui vivranno i nostri ragazzi e diventa fondamentale quindi dare loro tutti gli strumenti per viverlo come adulti responsabili. Il progetto, unico in Italia e nato in questo anno scolastico grazie alla collaborazione con l'Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza dell’ASL 4 guidata dal dottor Marco Armellini e con la referente per l’handicap del Comune di Prato, Barbara Davanzati, proseguirà anche nei prossimi anni e c'è l'idea di proporlo anche per altri tipi di disabilità, come l'autismo.
La forza di questo progetto - conclude l'assessore - è quella di rivolgersi a tutta la classe, insegnanti compresi, grazie alla presenza di esperti, per aiutare i bambini a capire come comportarsi per non escludere il compagno affetto da disabilità acquisendo quei semplici gesti che permettano loro di interagire".
Partito a gennaio e rivolto ad ogni scuola di ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado quindi, il progetto consiste nella presenza una o due volte la settimana di esperti delle due cooperative coinvolte "Elfo" e "Gioco, parlo, leggo e scrivo", che attraverso vari tipi di laboratori lavorano con tutta la classe così da dare loro le competenze per poter interagire. I bambini con questi tipi di disabilità presenti nelle scuole cittadine sono seguiti dalla ASL fin dalla nascita.
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