L'assessore Silli: ĞUn altro schiaffo agli imprenditori onestiğ
«E' inaccettabile una sanatoria di questo tipo, che aggrava le difficoltà delle città interessate già da un alto flusso di immigrati». E' intervenuto duramente contro il decreto governativo l'assessore alle Politiche per l'Integrazione Giorgio Silli ieri durante la Commissione nazionale Immigrazione di Anci, presieduta dal Comune di Prato. Come era stato annunciato, l'assessore Silli ed il sindaco di Padova hanno posto all'ordine del giorno la discussione sul nuovo decreto governativo, che rischia di essere devastante per la citta' di Prato e non solo, concernente la sanatoria per l'emersione dei lavoratori clandestini.
In sintesi il governo permetterebbe al clandestino che denuncia il suo sfruttatore di ottenere un permesso di soggiorno provvisorio per 6 mesi. «Fin qui tutto bene, anzi da tempo caldeggiavamo il recepimento da parte del governo Monti di questa direttiva Europea - spiega l'assessore Silli - I problemi sorgono con l'articolo voluto dal ministro per l'integrazione Riccardi, il quale prevederebbe una finestra temporale all'interno della quale l'imprenditore potrebbe lavarsi la coscienza pagando una piccola multa , sembra di 1.000 euro, per ogni lavoratore clandestino, ritrovando cosi' una sorta di verginita».
All'unanimita' (rappresentanti di ogni colore politico) la Commissione Anci ha condiviso le stesse considrerazioni e sono state posti alcuni quesiti che l'assessore Silli insieme ad una delegazione porra' al ministro, al quale verra' richiesto un incontro urgente gia' per la prossima settimana.
I rischi sono molteplici: la nascita di un mercato nero di permessi di soggiorno, come gia' avvenuto durante l'ultima sanatoria per colf e badanti, una emersione troppo violenta in un periodo troppo breve di un numero eccessivo di clandestini sul territorio (sono state stimate alcune centinaia di migliaia il numero su scala nazionale, a Prato potrebbero svariate), «ma soprattutto l'ennesimo duro colpo agli imprenditori onesti che sempre hanno pagato tasse e contributi per il loro dipendenti - commenta Silli - che si troverebbero di fronte ad una emersione di quegli imprenditori che sarebbero stati, per lo meno, perseguibili penalmente».
«E' inaccettabile - dichiara ancora l'assessore - una sanatoria di questo tipo, non condivisa con quelle citta' che convivono con grande difficolta', da anni, con un numero sin troppo elevato di migranti. Come del resto e' inaccettabile, da ogni forza politica e categoria, che si premi chi ha sostanzialmente usato come oggetti degli essere umani. Se proprio sanatoria deve essere, ribadendo comunque la mia contrarieta', si elevi la multa a 50/100.000 euro per clandestino e si faccia in modo di lasciare parte di questi proventi sul territorio»
cb
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